Cineramnia: cosa dicono di Teramo i provinati

TERAMO – Tutti gli aspiranti attori che hanno partecipato alla selezione di “Cineramnia” (vedi articolo qui sotto) si sono raccontati “senza veli” alle telecamere di Cineramnia, esprimendo anche opinioni sulla città di Teramo. Molti hanno espresso apprezzamenti per i negozi del centro storico ma anche per il nuovo centro commerciale, definendo Teramo una città vivibile e a misura d’uomo. Ad essere criticati, invece, sono stati soparttutto il traffico, la mancanza di luoghi di ritrovo, al di fuori dei bar, per i giovani e i troppi lavori in corso.  Anche il sindaco Gianni Chiodi ha visitato il backstage dei provini e ha posato ironicamente con il “numeretto” che viene dato a tutti i provinati. Il primo cittadino ha anche registrato un breve video, in cui ha parlato della manifestazione e ha raccontato la sua Teramo. «Cineramnia – ha detto – è una manifestazione che è cresciuta con gli anni, acquistando sempre più autorevolezza e crescendo in qualità. E’ una realtà in crescita, che si inserisce perfettamente nella filosofia del progetto Cult, un insieme di strategie  a lungo termine che rientrano in  un nuovo modello socio-economico-culturale. Mi fa piacere constatare l’entusiasmo che la manifestazione ha suscitato i città e in chi ci lavora». Anche il sindaco Chiodi ha risposto alla domanda sui pregi  e i difetti della città e dei teramani «Credo che il difetto principale dei teramani sia la scarsa fierezza e la tendenza a crogiolarsi nella retorica del declino, senza fare nulla per cambiare le cose. Un pregio è che ci sono persone assolutamente collaborative, disponibili e aperte alle relazioni sociali e ai rapporti umani. Credo che in generale a Teramo si viva bene perché c’è meno ansia, rispetto a tante altre realtà, anche la situazione relativa al traffico, per quanto caotica, è decisamente migliore. C’è un’offerta culturale non disprezzabile, che offre grandi stimoli e il welfare sociale è molto sviluppato. Il mio sogno, ma anche il mio principale obiettivo, è quello di realizzare il nuovo teatro,  che possa diventare il vero simbolo culturale della città che si rinnova». Riportiamo anche alcune delle risposte più singolari registrate durante i provini. “Sogno nel cassetto? Che la gente smetta di fumare”. “Cosa non ti piace della città? I tram, perché non sono mai in orario”. “Cosa ti piace? La biblioteca…perché posso collegarmi ad Internet”! “Definisci Teramo con una parola Teramo? E’ come la camomilla”! “Tra il museo e il centro commerciale cosa elimineresti? Il museo…Perché c’è anche un museo a Teramo”? Una bambina di 10 anni: “Non mi piace che invece di preoccuparsi dell’ambiente vicino a scuola mia hanno messo degli alberi di plastica. Ma ci voleva tanto a costruirne uno vero?” Un ragazzo di 18 anni di Villa Petto. “La cosa più tecnologica che ho visto nel mio paese è un tostapane”.