Violenza sulle donne: in Abruzzo progetto unico in Italia

PESCARA – Lavoro e accoglienza è il tema del Progetto LeA, portato a termine dalle consigliere regionali di Parità e presentato questa mattina in un Convegno a Pescara. "Si tratta, ad oggi, di un progetto unico in Italia – hanno spiegato le consigliere Sara Ranocchiaro e Loretta Del Papa – che rientra nell’ambito del Por, e che mira a quantizzare e a caratterizzare il fenomeno della violenza di genere nella regione Abruzzo. Un’iniziativa, dunque, molto interessante per il nostro territorio – hanno aggiunto – perchè ha permesso di fare più luce sul fenomeno della violenza, fisica o mentale che sia, cha avvenga per strada o tra le mura domestiche, perpretrata a danno delle donne. Un dramma sociale – hanno sottolineato le due consigliere- che ha avuto in questi ultimi tempi una escalation particolarmente allarmante, raggiungendo dimensioni non più sostenibili per una società che si definisce civile. Il Progetto prevede due ambiti di lavoro – hanno precisato – quello rivolto alla ricerca e quello dedicato al reinserimento lavorativo di donne che hanno subito violenza, offrendo loro un’arma di riscatto. Il nostro lavoro ha chiamato a collaborare tutte le Istituzioni pubbliche, le forze dell’ordine, che insieme ai soggetti dell’associazionismo sociale possono concorrere con l’offerta di una serie diversificata di proposte, secondo le rispettive competenze. Crediamo che le consigliere regionali di Parità – hanno concluso – debbano aver un ruolo sempre più attivo su queste tematiche". "Un lavoro che ha messo a nudo un grave fenomeno in Abruzzo – ha detto l’Assessore alle Pari Opportunità, Valentina Bianchi – perchè conoscere il problema, la sua dimensione e le sue caratteristiche diventa fondamentale per mettere in campo le azioni più adeguate. La violenza su una donna crea dei problemi devastanti, che possono portare anche alla morte della vittima, con il suicidio o l’omicidio o con patologie ad essa correlata. Dunque, da un lato è fondamentale saper affrontare i danni che la donna ha subito con la violenza, e l’altro aspetto da non trascurare è quello legato alle conseguenze in ambito familiare che si possono verificare. Conoscenza e formazione nel lavoro, nella famiglie, nella sanità, nelle forze di polizia, sono imprescindibili per una rete che possa permettere di raccogliere nel modo migliore una donna violentata e per riportarla alla vita". La violenza sulle donne non è solo quella fisica e sessuale, perchè si manifesta e consuma in tutti i luoghi di vita. "Quella morale, e quindi invisibile, è la violenza che procura il maggior danno – ha commentato l’assessore al Lavoro, Fernando Fabbiani – logora e può distruggere una donna. Il risultato dell’indagine condotta attraverso i fondi europei ha messo infatti in evidenza quanta violenza sottaciuta ci sia. Le Consigliere Sara Ranocchiaro e Loretta Del Papa hanno svolto un ottimo lavoro, facendo risultare l’Abruzzo la prima regione in Italia che ha eseguito un censimento ed un percorso di conoscenza”.