L’Italia lascia all’Iran il "Bandiera Blu"

ROSETO – L’Italia perde 79-86 con l’Iran che si aggiudica la finale del Torneo Bandiera Blu di Roseto degli Abruzzi. Per gli azzurri non è stata una bella partita: anche se senza Davide Cinciarini (problemi muscolari) e Tommaso Fantoni che pur in panchina non ha giocato per motivi precauzionali. Giorgio Boscagin, invece, come è noto, per la frattura scomposta al pollice della mano destra ha già lasciato il raduno. L’Italia non mostra comunque concentrazione, continuità ed intensità. Gli iraniani, invece hanno trovato tempi e modi per affermare il proprio gioco. Da sei giorni in Italia, gli iraniani giocano in maniera più atletica e determinata: hanno smaltito sia la stanchezza per il viaggio, sia il fuso orario. Il centro iraniano di 2,12 Ehadadi, in pratica, per dieci minuti prima e nell’ultimo quarto poi, fa le pentole e i coperchi, mentre i centri azzurri gli arrancano dietro. Il play Kamrany porta a spasso le guardie azzurre che si alternano su di lui e poi o tira o trova un assist. Tutta la squadra iraniana sempre comunque avere una marcia in più rispetto alle prime due partite giocate con l’Italia il 26 e il 27 maggio scorsi. Gioca in campo aperto, difende con aggressività, e viene sospinta in avanti dai palloni recuperati da Ehadadi vero e proprio totem nel centro della difesa dell’Iran. La difesa italiana è sempre un passo indietro, l’attacco è frettoloso, quasi che l’Italia avesse premura di chiudere la partita e di andare via. Nessuna meraviglia se all’intervallo l’Italia è undici punti sotto (35-46). Marco Passera aumenta i giri del gioco dell’Italia e la partita cambia: l’Italia corre finalmente, pressa, ma soprattutto segna: Luca Garri segna undici punti consecutivi (di cui tre triple) e l’Italia con un parziale di 13-0 rientra in partita (52-54 al 27′). Marco Formenti è ordinato ed essenziale e da il proprio contributo. E’ solo un momento, però. Rientra Hadadi, le guardie iraniane ritrovano il tiro e l’Italia prende dieci punti (61-71) in un amen. E poi è solo un assistere impotenti alla supremazia che stasera l’Iran ha sulla gara. Inutile l’arrembaggio italiano finale.  "Abbiamo risentito della mancanza di Fantoni, Cinciarini ed anche di Boscagin, al di là che tecnicamente,  proprio fisicamente, perché questa è la quinta partita in sei giorni. Insomma la nostra panchina era un po’ corta -commenta Carlo Recalcati, ct della Nazionale – poi non ho alcuna difficoltà ad ammettere che l’Iran ha giocato una gran bella partita e che si é visto che stanno lavorando per l’appuntamento olimpico. A ciò aggiungo che forse gli abbiamo concesso qualcosa di troppo".