Prg: l’ok dalla Provincia

TERAMO – Il Piano regolatore di Teramo ha ricevuto il parere favorvole della Sezione urbanistica provinciale (Sup) che in linea generale, informa un comunicato, ha condiviso le scelte del Comune e pur segnalando la necesità di dettagliare alcuni contenuti, ha ritenuto adeguato alle esigenze di crescita della provincia il dimensionamento fatto a livello insediativo. Tra le raccomandazioni formulate al Comune, raccomandazioni alle quali il Comune nell’ambito dei suoi poteri discrezionali potra adeguarsi o meno, figura l’ipotesi di prolungamento della tratta ferroviaria Giulianova-Teramo fino al palasport di Scapriano, già oggetto dello studio di prefattibilità elaborato dalla Provincia. La Sup nel suo parere ha formulato alcune prescrizioni alle quali l’amministrazione comunale dovrà adeguarsi per rendere il Prg di Teramo compatibile con il Piano territoriale provinciale. Tra le prescrizini segnalate figurano la verifica della dotazione minima di parcheggi pubblici a servizio del centro storico e dei quartieri circostanti e la necessità di salvaguardare da nuovi insediamenti abitativi il sistema dei crinali in alcune aree di interesse paesaggistico (le aree in questione sono situate nella parte meridionale del territorio comunale, in particolare nelle frazioni di Poggio San Vittorino, Villa Pavone, Sardinara, Villa Stanghieri, Forcella, Caprifico, Villa Falchini). “La Provincia – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Nicola Di Marco – ha esaminato in tempi brevissimi, circa cinque mesi, uno strumento urbanistico complesso il cui iter comunale è iniziato nel 2003. I funzionari del servizio urbanistico provinciale e i componenti della Sup, hanno lavorato con grande professionalità per esprimere il parere di compatibilità del Prg di Teramo con le previsioni del Piano Territoriale provinciale. Va messo in evidenza, infine, anche il lavoro svolto per pervenire alla formulazione di un parere condiviso nel senso che i rilievi, così come formulati dalla Provincia, tendono a salvaguardare le competenze e l’autonomia decisionale dei rispettivi enti”.