TERAMO – Hanno atteso che si presentasse nel bar per riscuotere la somma chiesta per evitare di falsare la vendita all’asta di un appartamento che le vittime volevano riacquistare e lo hanno arrestato con il denaro in mano. R.B., teramano di 59 anni, è stato arrestato questa mattina dagli agenti della Guardia di Finanza della tenenza di Nereto e della compagnia di Teramo, intervenuti dopo la denuncia di padre e figlio, vittime della richiesta estorsiva. Secondo quanto si è appreso, i due parenti proprio questa mattina avrebbero dovuto partecpare, presso il tribunale di Teramo, all’asta della loro abitazione, espropriata per debiti. Nelle settimane precedenti, l’arrestato e un complice, dai modi cortesi e vestiti elegantemente, si erano presentati a padre e figlio, minacciandoli di partecipare alla vendita all’incanto e di far lievitare il prezzo di acquisto, se non avessero soddisfatto la loro richiesta di 10.000 euro. Le vittime si sono rivolte alla finanza che ha organizzato per questa mattina la trappola. Le fiamme gialle sono intervenute quando uno dei due estorsori ha incassato 100 banconote da 50 euro, opportunamente fotocopiate in precedenza, e 5 cambiali da mille euro ciascuna. Indosso all’uomo sono stati rinvenuti altri titoli di credito per quasi 5mila euro e contanti. L’uomo è stato arrestato per estorsione aggravata, ma le indagni continuano perchè secondo la Finanza R.B. potrebbe far parte di un gruppo più numeroso, dedito a questo particolare tipo di estorsione.
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