"Chiodi antidemocratico e arrogante" prepara altre speculazioni?

TERAMO – “Occhi veri e puliti che scrutano fanno spavento, vero caro Sindaco”? Bacchetta così Manola Di Pasquale, segretario dell’Unione cittadina del Pd il sindaco Gianni Chiodi per la nomina TeAm di Corrado De Iuliis, che in un comunicato comunque non cita mai. La Di Pasquale esamina la questione sotto diversi profili. Spiega infatti che “La presenza dell’esponente di minoranza che deve essere espressione, secondo le più elementari norme di democrazia,  dei consiglieri di minoranza e cioè dalla maggioranza degli stessi, è sinonimo di garanzia per i cittadini da sempre negata alla città dal Sindaco”. Per la Di Pasquale il sindaco fa finta di dimenticare che il partito Udeur,  rappresentato in consiglio comunale da Milton Di Sabatino,  è uscito  dalla coalizione di centro sinistra, che sosteneva il candidato sindaco Befacchia, già da diverso tempo, ed a livello nazionale, con la nota sfiducia al governo Prodi si è posizionato lontano dal Partito Democratico e da Rifondazione Comunista, uniche altre  forze politiche presenti oggi in consiglio. “A Teramo, poi, l’Udeur – prosegue la nota del Pd che bacchetta anche Di Sabatino  – non ha  ancora chiara la sua nuova collocazione politica: non è nella coalizione con il Partito Democratico e, considerando poi   le affermazioni del Consigliere Milton Di  Sabatino e le posizioni assunte in consiglio comunale, sempre a favore del Sindaco, parrebbe in verità più vicino alla coalizione di centro destra. Un componente del CdA espressione soltanto  di tale forza politica, dunque, non può essere espressione della minoranza del consiglio comunale, come vuole invece lo statuto della TeAm e la legge”. Insomma “Il sindaco Chiodi  nella imminente nomina TeAm si è manifestato in tutto la sua arroganza e privo del senso delle istituzioni e della democrazia,  non riuscirà pero nel suo intento: imbavagliare l’opposizione”. Per il Pd va ricordato che DS e La Margherita prima ed il Partito Democratico oggi, hanno portato avanti una serie di battaglie politiche ed azioni legali per rivendicare la partecipazione della minoranza consigliare all’interno del CdA della Team,  che gli spettava di diritto “ma da  sempre negata dal Sindaco Chiodi. Basti ricordare che per impedire il controllo sulla TeAm il Sindaco Chiodi – chiarisce la nota diffusa da Manola Di Pasquale – negli ultimi anni  non soltanto  ha avocato a sé i poteri del consiglio comunale arrogandosi lui il  potere di nomina e dopo, di fronte all’impugnativa dell’atto,  ha furbamente   modificato a suo favore lo statuto dell’ente”. Le motivazioni addotte dal Sindaco a giustificare tale scelta nascondono ben altri intendimenti, per il Pd: “impedire  il controllo puntale e la partecipazione critica del PD e di Rifondazione Comunista all’interno della Team;  a quale altre “speculazioni” si prepara?” si domanda il segretario dell’Unione cittadina.