TERAMO – E’ stato rinviato il Consiglio Provinciale nell’ambito del quale oggi si sarebbe dovuto discutere della ricapitolarizzazione della Gran Sasso Teramano ad opera della Provincia. L’operazione sarebbe servita per ricorrere ad una anticipazione dei fondi, da parte di un istituto di credito, per la realizzazione della seggiovia a Prati di Tivo poichè la Regione Abruzzo che si era impegnata a trasferire i 10milioni di euro per la realizzazione della infrastruttura non erogherà la somma prima del mese di marzo 2009. Da qui la necessità della ricapitolarizzazione societaria. In mattinata, informa una nota, sono sorti dubbi sulla possibilità che i fondi FAS (fondi per le aree svantaggiate da cui avrebbe origine la somma), possano essere impiegati per la ricapitolarizzazione. L’operazione doveva essere approvata questa mattina ma la Regione, nella persona della dirigente Tiziana Arista, ha chiesto di “soprassedere” in attesa di fugare “alcuni dubbi tecnici e procedurali” sollevati nel corso del dibattito anche da alcuni consiglieri di minoranza del PdL.“Sono stati evidenziati alcuni dubbi procedurali e tecnici che vanno subito fugati – ha commentato il presidente della Provincia Ernini D’Agostino – in particolare è stato messo in discussione il fatto che i fondi FAS, destinati comunque a finanziare l’impianto, possano essere usati dalla Provincia per la ricapitalizzazione della Gran Sasso Teramano. Il rinvio è un atto opportuno e dovuto per garantire la massima trasparenza rispetto al percorso da adottare”.
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