Obesità: la Asl di Teramo vince una battaglia

TERAMO – “Storia di Raffaella che ce l’ha fatta: una bambina e la sua lotta contro l’obesità”. E’ il titolo di una nota della Asl di Teramo, che riportiamo integralmente.
“Raffaella (il nome è di fantasia) è una bambina di 7 anni e oggi può dire di avercela fatta contro una patologia subdola e purtroppo molto diffusa tra i bambini: l’obesità. Raffaella ha partecipato al "Campo Scuola per l’educazione alimentare, motoria ed emotiva dei bambini con obesità 2007" e grazie a questo lei e la sua famiglia hanno cambiato il loro modo di rapportarsi con il cibo. Prima del campo scuola la bambina si alimentava in eccesso, sia per qualità che per quantità, ed in modo spesso compulsivo. I genitori si sono fatti carico del problema assumendo su di loro la responsabilità del cambiamento (la madre ha chiesto un periodo di aspettativa dal lavoro!). Senza dieta, ma con un’alimentazione regolare, varia e naturale seguita da tutta la famiglia e con uno stile di vita familiare molto più dinamico (non più di un’ora di TV al giorno nelle ore pomeridiane), nel giro di un anno, durante il quale Raffaella è stata controllata periodicamente, la bambina è passata da Kg 41,4 e cm 134 (condizione di obesità) a Kg 38 e cm 139,5 (peso nella fascia alta della media). Raffaella ha partecipato lo scorso anno al 12° Campo Scuola, e il 28 giugno scorso si è concluso il "13° Campo Scuola per l’educazione alimentare, motoria ed emotiva del bambino con obesità" realizzato dal Centro Regionale di Auxologia e Nutrizione Pediatrica della ASL di Teramo diretto dal dott. Mario Di Pietro, mentre l’Associazione Onlus "Crescere" ne ha curato gli aspetti logistici. I bambini che hanno partecipato quest’anno al campo sono 16, otto maschi e otto femmine dell’età media di 9 anni e mezzo, tutti affetti da obesità (B.M.I. Body Mass Index – >95°). I bambini, provenienti da tutte le province abruzzesi, sono stati sottoposti ciascuno a valutazione clinica (antropometrica, biochimica, laboratoristica), comportamentale (stile di vita, attività motoria, abitudini alimentari) e psicologica, con il coinvolgimento delle famiglie. Durante il campus i bambini sono stati seguiti da un’equipe multidisciplinare (pediatri nutrizionisti, dietisti, psicologi, biologi, esperti di attività motoria), che li hanno seguiti nelle seguenti aree: educazione alimentare – menù educativo basato sulla regolarità dei pasti ed una grande varietà di alimenti naturali con la promozione dell’assaggio e apprezzamento sensoriale dei diversi alimenti; educazione motoria – lotta alla sedentarietà (niente TV!), con un programma di attività fisica spontanea ed organizzata, proposta sottoforma di gioco; educazione emotive – attività finalizzate a favorire la socializzazione e ad aumentare l’autostima dei ragazzi, attraverso la responsabilizzazione e la riflessione sulle proprie emozioni. Il progetto "Crescere in armonia 2008" prevede un programma di follow-up con controlli ambulatoriali dei bambini ed incontri psico-educazionali con i genitori, che avrà la durata di due anni dopo il campo scuola. Proprio l’impegno della famiglia nel dare continuità al cambiamento realizzato durante il Campus, costituisce il fattore determinante per ottenere risultati positivi, come la storia di Raffaella conferma. Gli organizzatori rivolgono un particolare ringraziamento all’Amministrazione Comunale di Atri, che da molti anni sostiene fattivamente l’iniziativa”.