Carichi di hashish dal Marocco, tre arresti

TERAMO – I componenti di una famiglia marocchina, due fratelli e la loro madre, tutti residenti a Sant’Omero sono stati arrestati in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip presso la procura distrettuale antimafia dell’Aquila per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. La droga proveniente dal Marocco veniva nascosta sulle autovetture imbarcate sui traghetti di linea e, a bordo di queste, una volta in Italia, portata a destinazione a Sant’Omero dove c’era la centrale di smistamento dello stupefacente. E proprio con uno di questi carichi di hashish, di circa 21 chili di peso complessivo, la polizia marocchina ha sorpreso nel dicembre scorso M.H., 52 anni, il capofamiglia: era diretto a Genova ma la sua "missione" si è fermata a Tangeri, nel cui carcere è ancora oggi detenuto. Per questo motivo i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, diretti dal capitano Pompeo Quagliozzi (nella foto), non hanno potuto notificargli l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip della Distrettuale dell’Aquila, una delle quattro. Le altre tre hanno raggiunto la moglie, M.E.K. (50) e due dei quattro figli, A.H. (27) e K.H. (29). Questi ultimi due tornano in cella a Castrogno a distanza di qualche mese dal settembre scorso, quando l’operazione "Omero 2007" scattò con l’arresto anche di altri due fratelli e il sequestro di 22 panetti di hashish, per 9 chili in tutto. Una volta tornati in libertà, l’attività di famiglia è dunque ripresa, con ognuno dei componenti impegnati nel traghettare dal Marocco ognuno un carico importante di stupefacente. Secondo quanto riferito dagli investigatori, il passaggio di dicembre in cui è stato bloccato il capofamiglia, era costituito da 80 chili di droga, suddiviso per quattro. Quando la polizia ha intercettato il padre, il resto della famiglia ha desistito e lasciato il carico, per evitare altre implicazioni. Ma non è servito perchè l’indagine e l’osservazione dei militari albensi proseguiva da tempo.

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