Ecco gli indagati nell’inchiesta

PESCARA – Tra gli indagati eccellenti dell’operazione che ieri ha portato in carcere il governatore dell’Abruzzo Ottaviano Del Turco, figurano anche i nomi dell’ex presidente di centro destra della Regione Giovanni Pace e il parlamentare di Forza Italia Sabatino Aracu. Con Pace è indagato il genero Vincenzo Trozzi, ex vicepresidente della Fira, la finanziaria regionale e ovviamente anche l’imprenditore della sanità Vincenzo Angelini dalle cui rivelazioni parte l’inchiesta. Tra gli altri indagati, confermati dagli inquirenti, c’é l’avvocato romano Pietro Anello, poi Pierluigi Cosenza, Giovanni Cirulli, Giacomo Obletter, Gianfranco Martini, Luciano Di Odoardo, Walter Russo, Marco Penna, Domenica Pacifico, Mario Romano, Giovanna D’Innocenzo, Silvio Cirone, Andrea Verzulli. Sono indagati anche gli altri componenti della Giunta Regionale abruzzese, ossia Franco Caramanico, Giovanni D’Amico, Fernando Fabbiani, Tommaso Ginoble, Marco Verticelli e Mahomoud Srour. Il 24esimo indagato sarebbe un dirigente della Deutsch Bank ancora da identificare. Intanto un altro assessore, dopo Betti Mura, si è dimesso. Con una nota il partito dei comunisti italiani ha comunicato le dimissioni dell’assessore all’ambiente Fernando Fabbiani. Le dimissioni di Fabbiani giungono dopo quelle degli altri due assessori Mura e Di Stanislao. "Mentre si chiedevano sacrifici, mentre la voragine debitoria rischiava di colpire gli ospedali, impoverendoli, mortificava le aspettative dei cittadini a prestazioni sanitarie decenti, c’era chi si sarebbe arricchito vertiginosamente sulla pelle degli abruzzesi", recita la nota del Pdci. Anche il Pdci chiede ora le elezioni anticipate: "Non esistono altre soluzioni se non quella delle elezioni anticipate. Il più presto possibile. Non solo per ridare agli abruzzesi un quadro istituzionale certo e nella pienezza delle sue funzioni, ma anche, e soprattutto, come occasione di purificazione". Infine, il segretario della Commissione Giustizia della Camera, Pierluigi Mantini (Pd), è arrivato alle 12.15 al carcere di Sulmona chiedendo di poter incontrare il direttore, Sergio Romice.  Da quanto si è appreso il parlamentare sarebbe intenzionato a chiedere un incontro con Ottaviano del Turco.