PESCARA – E’ da poco terminata l’audizione in Procura a Pescara dell’assessore regionale all’agricoltura, Marco Verticelli, nell’ambito dell’indagine parallela a quella che ha portato all’arresto del presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, relativa alla delibera n.58 dello scorso gennaio con cui la Giunta regionale autorizzava una transazione di 14 milioni di euro alla Deutsche Bank. "Ho chiarito le circostanze dell’organo collegiale – ha spiegato Verticelli ai giornalisti – in maniera molto serena". Subito dopo sono cominciate le audizioni dell’assessore ai Lavori Pubblici, Mimmo Srour e dell’ex assessore all’Ambiente, Franco Caramanico. Nell’ambito dell’inchiesta erano stati indagati nel marzo scorso oltre a Verticelli, Caramanico e Srour, Del Turco, Lamberto Quarta, e gli assessori Giovanni D’Amico e Fernando Fabbiani: la delibera contestata riguardava il via libera alla transazione di 14 milioni di euro per debiti dell’ente regionale verso il gruppo "Villa Pini" di Vincenzo Angelini, che aveva ceduto il relativo credito alla Deutsche Bank. La magistratura si era occupata della vicenda in seguito a un’interpellanza del Prc nella quale si sosteneva che parte delle somme non fossero dovute.
Srour: «Accordo sulla transazione senza interessi»
«Ci hanno chiesto spiegazioni sulla delibera, dove c’era un’ingiunzione di pagamento esecutiva
ed erano già maturati gli interessi. E’ stato raggiunto un accordo di transazione dove non si pagavano gli interessi». Lo ha detto al termine dell’interrogatorio in Procura l’assessore regionale Mimmo Srour a proposito della delibera riguardante la Deutsche Bank. L’assessore si è detto tranquillo aggiungendo che con l’approvazione della delibera «si pensava di fare gli interessi della Regione». Intanto in Procura è giunto per essere ascoltato dai magistrati anche l’assessore regionale al Bilancio, Giovanni D’Amico.
«Caramanico ha una posizione marginale nel’inchiesta»
«La posizione di Caramanico è estremamente marginale e irrilevante rispetto alla vicenda di
cui si è parlato in questi giorni». Lo dice il suo avvocato, Marco Femminella, al termine dell’interrogatorio in Procura dell’ex assessore regionale Franco Caramanico. Femminella ha
spiegato che sulla delibera per la quale Caramanico ha ricevuto un avviso di garanzia «ci sono i pareri dell’ufficio legale». L’ex assessore da parte sua ha sottolineato che è «una delibera che è arrivata fuori sacco, tra l’altro, è una delibera abbastanza complessa. Uno sguardo – ha spiegato – gliel’avevamo comunque dato poi avevamo ascoltato la relazione, ma in ogni caso ciò che più ci tranquillizzava erano i pareri espressi sia dal direttore del servizio sanitario che dal direttore del servizio legale».