Chiodi candidato a Governatore d’Abruzzo

TERAMO – L’aspetto più squisitamente politico è un dato sotto gli occhi di tutti: il sindaco Chiodi, con l’omonimo "modello", si candida (secondo alcune indiscrezioni) a presidente della Giunta regionale  ed è favoritissimo. Il momento, per Chiodi, è propizio: il Pdl non ha un rappresentante migliore in tutt’Abruzzo, per il Pd la storia è davvero nera e anche il sindaco competitore (D’Alfonso) in questo momento non ha un’immagine brillante. Candidarsi e con molte probabilità vincere. Per un Chiodi che ci pensava e ripensava, visti i tempi non sinronizzati delle comunali e delle regionali (che avrebbero dovuto svolgersi in quest’ordine), la fortuna si presenta oggi improvvisa. Tutto si è capovolto e con ogni probabilità si voterà prima alla Regione che al Comune. Per candidarsi a una probabile elezione autunnale, Chiodi deve dimettersi da sindaco di Teramo tra pochi giorni, però. Così prevede la legge (90 giorni prima delle elezioni). E il Consiglio? Si scioglie. Si, si scioglie, per effetto di un’altra legge, quella sull’elezione del sindaco. In caso di impedimento, morte o "rimozione forzata", giunta e consiglio tirano avanti fino alle elezioni successive, in caso di dimissioni, invece, "si scioglie" e si commissaria. Assessori e consiglieri, tutti a casa. Ieri sera c’è già stata a casa Chiodi una riunione in cui l’argomento è stato sviscerato. Il dado è tratto, il nuovo candidato Governatore è pronto, le dimissioni, è evidente, anche. Ma pensate che tristezza per assessori e consiglieri che se ne andranno un po’ prima di potersi ricandidare…forse si consoleranno guardando alle fortune del loro ex sindaco.