TERAMO – Ruba un telefonino dalla macchina della polizia, mentre gli agenti sono impegnati in un controllo su di lui e altri suoi amici. E’ successo la scorsa notte verso le 4 in via Martiri delle Foibe, a Teramo. Gli agenti di una volante sono intervenuti per sedare un’animata discussione tra un gruppo di 6 giovani, che di lì a poco sarebbe degenerata in una rissa. Mentre i poliziotti identificavano i cinque, uno di loro si aggirava attorno all’auto della Polizia: un agente si è accorto che dalla tasca interna dello sportello era all’improvviso scomparso il telefonino, proprio nello stesso momento in cui il presunto autore si stava alontanando con una certa fretta dalla zona del controllo. Il giovane, un pugliese 30enne residente a Pescara, è stato subito rincorso e raggiunto: alla richiesta di restituire il telefono, ha negato ogni responsabilità. La perqusizione personale ha però permesso di trovarlo in una tasca dei pantaloni. Quando è stato condotto in questura per l’arresto, il giovane ha cominciato a minacciare gli agenti e ha colpito con calci e pugni la porta del bagno, danneggiandola. Ricondotto a più miti consigli, è stato trasferito in carcere a Castrogno con le contestazioni di furto aggravato e danneggiamento.
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