Elezioni (forse): mentre Chiodi aspetta…

TERAMO – E’ ancora impegnato sul fronte romano il sindaco di Teramo Gianni Chiodi, che nella capitale intesse rapporti ma soprattutto aspetta di sapere se sarà lui il candidato del centro destra a Governatore d’Abruzzo. Gli intrecci e i rapporti (solo per parlare di cose politiche e lecite, senza nemmeno lasciarci sfiorare dai dubbi e dai sospetti che legittimamante nascono dando uno sguardo anche superficiale al "Riformista" di oggi) a livello nazionale scoraggiano la tesi di Chiodi presidente. E’ evidente che le scelte non vengono certo fatte per "fare bella figura" e per ridare fiducia all’elettorato. Questo non vale solo per Chiodi. Perchè dall’altra parte, nel centro sinistra, il cittadino comune (oggi più che mai quel "comune" è tratto di distinzione e non certo una diminutio) si aspetterebbe di vedere candidato a Governatore Enrico Paolini. Paolini per l’Abruzzo  è Garibaldi, altro che fischi. Invece no, il centro sinistra si disorganizza e ragiona su Marco Verticelli candidato presidente per la Regione (quando lo stesso avrebbe potuto prepararsi, visto il ruolo, i grandi rapporti e anche le capacità acquisite, per l’Europarlamento, procurando vantaggi all’Abruzzo). Ma non finisce qui:D’Agostino, il presidente della Provincia, conferma al quotidiano "La Città" che non si dimetterà. Il che significa che non vuole (non può? non "vogliono"?) candidarsi alla Regione, dove invece, anche in caso di sconfitta della sua parte politica, avrebbe sicuramente potuto ben figurare magari insieme con Claudio Ruffini. Alla candidatura come presidente della Provincia i più ingenui (e anche questa definizione non è certo una diminutio) avrebbero visto bene Di Bonaventura sindaco di Roseto o Giulio Sottanelli attuale vicepresidente. In questi casi la possibilità di ottenere una vittoria poteva/potrebbe ancora esserci. Per non parlare poi del panorama desolato che si può appena intuire sulle candidature a Sindaco per Teramo…Chi, per il centro sinistra dovrebbe "metterci la faccia", visto il difficilissimo momento del Pd? Chi, nel centro destra, è stato preparato all’uopo e potrebbe garantire una guida decente per la città? Recriminazioni, domande, forti perplessità che nulla più hanno a che vedere con il commento politico. Questa volta si parla di un momento davvero difficile e bisognerebbe esigere candidature perfette per ogni ruolo. Invece il senso di responsabilità (schiacciante) lo avverte il famoso cittadino comune. Il mondo della politica continua a viaggiare in un  mondo parallelo, da cui purtroppo il mondo reale non si vede nemmeno più.

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