Legge antisindaci non modificabile in questa fase della legislatura

PESCARA – La legge antisindaci non si può toccare e si vota a partire dal 30 novembre. Così come sollecitato dal presidente vicario della Regione, Enrico Paolini, il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ha fatto pervenire un documento di risposta che di fatto conferma alcuni aspetti normativi ai quali attenersi in regime di prorogatio. "Risulta possibile da parte del vice presidente l’attribuzione delle deleghe di assessori in carica ma temporaneamente impediti ad altri assessori o a se stesso – spiega il ministro Fitto nella missiva – per consentire l’ordinario svolgersi dell’attività dell’organo esecutivo. Non è altrettanto agevole ritenere – precisa però – in capo del vice presidente il potere di nominare nuovi assessori o revocare quelli in carica, trattandosi di potere proprio del Presidente, individuato mediante voto popolare". Sull’argomento, il presidente vicario Paolini ha già oggi comunicato che lunedì formalizzerà le deleghe ai sette assessori attualmente componenti la Giunta, tenendo per sé l’interim alla Sanità. "Faccio notare – dice Paolini – che risultano decaduti per ragioni diverse quattro membri. Su un totale di sette assessori, dunque, il quorum è di quattro". Sul secondo punto in questione, la discrasia tra il vigente Statuto regionale e la legge statale n.108/1968, Fitto conferma che "l’attuale Statuto regionale, così come pubblicato a seguito della decisione della Corte Costituzionale, sia l’unica fonte che determina la forma di governo e i principi fondamentali in materia di organizzazione e funzionamento". Ciò significa che il numero dei consiglieri regionali è di 40, a cui si aggiungono il presidente della Giunta regionale e il candidato presidente la cui coalizione ha ottenuto un numero di voti inferiore. Al quesito posto da Paolini sulla possibilità per la Regione di armonizzare le fonti esistenti attraverso nuovi interventi normativi da approvare in regime di prorogatio, il ministro considera "sicuramente ammissibile, nella fattispecie in esame, l’emanazione di atti indifferibili ed urgenti". Fitto, tuttavia, esclude la possibilità da parte del Consiglio "di adottare o modificare leggi in materia elettorale e cause di ineleggibilità e incompatibilità alla carica di consiglieri nei sei mesi antecedenti la scadenza della legislatura". Sull’ultimo argomento, la data per lo svolgimento delle operazioni di voto, per Fitto la prima data utile potrebbe essere domenica 9 novembre. Ma il presidente Paolini precisa: "Le ipotesi formulate dal Ministero non tengono conto del mio decreto di presa d’atto pubblicato sul Bura e della legge 51 ‘anti-sindaci’. Potremmo pensare anche di andare al voto il 23, ma per evitare che il risultato possa essere inficiato per semplici questioni di giorni, confermo, quindi, che sia il 30 novembre la prima data utile”.   (fonte Regflash)