Paolini deve dire entro il 13 quando si voterà

L’AQUILA – (Acra) – Il centrodestra non intende partecipare piu’ a riunioni di commissione, in Regione, e a sedute del Consiglio regionale, se il presidente vicario Enrico Paolini non firmera’ il decreto di indizione delle elezioni entro il 13 agosto, come ha annunciato proprio Paolini nei giorni scorsi. Lo hanno detto stamani i rappresentanti del centrodestra in Consiglio regionale, che respingono l’ipotesi di un regime di prorogatio per mesi e mesi. Nazario Pagano ha sottolineato che se non venisse fissata subito la data delle elezioni la classe politica locale dimostrerebbe di essere "chiusa in se stessa e autoreferenzale". Critiche, da parte di Pagano, anche al consigliere Gianni Melilla il quale ha accusato il centrodestra di aver respinto l’ipotesi di una seduta del Consiglio regionale il 13 agosto per finanziamenti destinati al sociale. "In realta’ – ha detto Pagano – quella seduta di Consiglio sarebbe stato un ‘cavallo di Troia’ per riproporre l’abrogazione della legge sulla incompatibilita’ dei sindaci. Insomma – ha concluso – volevano fare un blitz e abrogare la legge". L’invito del centrodestra e’ a "votare subito, anche prima del 30 novembre" – hanno ribadito Daniela Stati e Mario Amicone, anche in considerazione del fatto che "a dicembre non si puo’ votare, in base ad una legge nazionale". E magari, ha suggerito la Stati, "si potrebbe pensare ad un consiglio regionale straordinario per dire chiaramente, singolarmente, chi vuole andare al voto e chi no, assumendo un impegno davanti agli elettori". Per Alfredo Castiglione "il voto immediato non e’ una richiesta solo del centrodestra ma di tutta la Regione", mentre per Bruno Sabatini "il voto e’ l’unico momento possibile per dare dignita’ all’Abruzzo, ed e’ atteso da tutte le categorie". Claudio Di Bartolomeo, infine, ha parlato di una "Regione in coma".