Precipita l’aereo pubblicitario, morto il pilota

ALBA ADRIATICA – Un velivolo a motore, adibito ai passaggi pubblicitari sul litorale, si è schiantato al suolo oggi poco dopo mezzogiorno nelle campagna al confine tra i comuni di Alba Adriatica e Corropoli, in via del Vecchio Forte. Il pilota, A.P. di 24 anni di Priverno (Latina), è morto nello schianto, carbonizzato tra le fiamme dell’incendio sviluppatosi dopo l’impatto al suolo.

I problemi subito dopo il decollo
Il piccolo aereo, un Piper secondo le prime informazioni fornite dai carabinieri della compagnia di Alba Adriatica che sono intervenuti sul luogo dell’incidente, era decollato da pochi minuti dall’aviosuperficie di Corropoli per il consueto giro pubblicitario sul litorale adriatico abruzzese. "image"Pochi istanti e il pilota ha segnalato al controllo volo le difficoltà nell’alzare il suo velivolo. «Non prende quota – ha strillato – non prende quota!». Gli è stato allora consigliato di sganciare il carrello che reggeva lo striscione pubblicitario e lo ha fatto ma l’azione non è servita se non a fare impennare il Piper per alcune decine di metri: poi, improvvisa, la picchiata a valle, pericolosamente vicino alla zona industriale di Corropoli, nel disperato tentativo di recuperare la traiettoria del mezzo.

Uno schianto tremendo in campagna
E’ stato tutto inutile, perchè il piccolo aereo si è schiantato su un terrapieno ai piedi di una collina coltivata a grano, nei pressi del torrente Vibrata. Uno schianto tremendo che non ha dato scampo al pilota, molto probabilmente morto sul colpo al posto di guida, e inesorabilmente avvolto dalle fiamme del rogo che si è sviluppato subito dopo l’impatto al suolo. Il primo ad accorrere sul posto è stato Fernando Migliorati, un agricoltore che vive nei pressi. «Ho visto l’aereo passare e non mi ha convinto di come volava, c’era qualche problema: però ha superato la mia casa ed è scomparso oltre la collina e ho pensato che mi fossi sbagliato. D’un tratto però il vento mi ha portato un odore denso e acre di bruciato: ho pensato subito che l’aereo fosse caduto. Sono corso immediatamente ma quando sono arrivato era impossibile intervenire, bruciava tutto».

Aperte due indagini
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Alba Adriatica e di Corropoli. Il magistrato Giovagnoni, dopo il sopralluogo sul posto, ha disposto la rimozione della salma che è stata composta all’obitorio del cimitero di Alba Adriatica. L’autopsia è stata fissata per dopodomani. Due le inchieste aperte: una della magistratura, l’altra dall’autorità del volo, l’Enav. "image"Un perito è arrivato da Pescara e ha svolto alcuni rilievi. Il relitto sarà rimosso e custodito all’interno di un hangar dell’aviosuperficie "Val Vibrata" di Corropoli per i necessari controlli e per stabilire cosa abbia potuto determinare la tragedia: sulle prime si ipotizza un guasto almotore, una improvvisa caduta di potenza che ha impedito il decollo vero e proprio al velivolo.