Nuova sede Consiglio regionale per "assunzioni senza concorsi"

PESCARA – Ancora sulla nuova sede di Consiglio regionale a Pescara. Questa volta a denunciare "lo sperco" di 10 milioni di euro è il capogruppo della Dc. “La classe politica non costituisce stabilmente una “casta”, per stare alla definizione di Gian Antonio Stella nel suo celebrato libro, ma lo diventa tutte le volte che si allontana dagli interessi della gente”. Questa la considerazione del Consigliere regionale Angelo Di Paolo, Capogruppo della Democrazia Cristiana. “Nel caso dell’acquisto del palazzo ex Camera di Commercio di Pescara da parte del Consiglio regionale, la politica ha agito da casta – spiega Di Paolo – circa 7 milioni per l’acquisto, 1,7 milioni per la sistemazione, più di tutto quello che servirà ancora per arredi, quadri, supplementi di vario genere e per fare cosa? – si chiede Di Paolo – per dare a ciascun consigliere regionale uno studio, per poter dire di aver dato alla città di Pescara una sede del Consiglio, che peraltro continuerà ad essere priva di aula consiliare, per fare una bella infornata di personale senza concorsi…” “Queste le vere motivazioni con le quali il Presidente del Consiglio, marino Roselli, s’appresta a inaugurare il palazzo di piazza Unione, che la Camera di Commercio non era riuscita a vendere a nessuno. Anzi ha disposto l’accelerazione dei lavori – continua Di Paolo – affinchè “l’evento” cada prima delle elezioni, convinto che aver dilapidato – in questo momento di crisi generale! – circa 10 milioni di Euro per la casta possa fruttargli dinanzi all’elettorato”. “Spero – conclude Di Paolo – che la gente diserti questa inaugurazione e sappia riconoscere al momento opportuno – in tutti gli schieramenti – chi trasforma la politica in casta e chi cerca di combatterla”. (da Acra)

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