Montorio come Santo Stefano di Sessanio

TERAMO – Un albergo diffuso anche a Montorio? Un’idea bella e possibile secondo Daniele Kihlgren, l’imprenditore definito come “l’uomo che rifà i vecchi paesi” mantenendone intatte morfologia e materiali, noto per il recupero dell’antico borgo abruzzese di santo Stefano di Sessanio (AQ) diventato un caso internazionale. Con quest’idea Kilhgren ha chiuso a Montorio la tredicesima edizione de “La vetrina del Parco” .“Un’edizione memorabile – si legge in una nota – sia sotto il profilo delle presenze, sia sotto quello dei risultati ottenuti sul piano operativo: un impegno fattivo da parte delle istituzioni a sostenere i progetti di rilancio delle aree interne affidando alla città di Montorio un ruolo da capofila “. Kihlgren – informa il comunicato – ha parlato del suo rapporto con l’Abruzzo, definito un baule ricco di tesori da valorizzare, una Regione ancora vergine, da scoprire dove però “Non tutti riescono a percepire la novità come risorsa”. “Sono convinto – ha concluso l’imprenditore italo-svedese – che i progetti di recupero e di conservazione che hanno ispirato il mio lavoro a Santo Stefano di Sessanio siano replicabili anche in contesti come Montorio. Il concetto di ridestinazione turistica degli antichi borghi è assolutamente riproponibile”.