PESCARA – In Consiglio regionale si è ricostituito il gruppo del partito socialista su iniziativa del
capogruppo, Luciano Piluso, subentrato al dimissionario Camillo Cesarone, esponente di Alleanza riformista, componente socialista del Pd, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte tangenti nella sanità. Lo hanno reso noto in una conferenza stampa lo stesso Piluso ed alcuni dirigenti del partito tra cui il segretario regionale, Nicola Di Marco, il capogruppo alla Provincia di Chieti, Osvaldo Menna e il componente della segreteria nazionale Lelio De Santis. "Il partito Socialista, aderente al partito socialista europeo, correrà da solo alla prossime elezioni regionali – ha annunciato Piluso -, il nostro obiettivo è di riportare a casa 38mila voti che si sono portati via Del Turco, Cesarone, Pisegna e Quarta". Riguardo all’inchiesta Piluso ha detto: "Noi non c’entriamo niente, coinvolge vecchi compagni che abbiamo tentato di non far andare via. Tanto che loro ci hanno abbandonato". Piluso ha sottolineato che c’é la massima fiducia nella
magistratura ma anche la massima solidarietà personale per gli indagati. De Santis ha manifestato la necessità di voltare pagina segnando una netta discontinuità con quanti hanno
governato negli ultimi 15 anni.