TERAMO – Il quotidiano "Il Tempo" stamani conferma che nei prossimi giorni ci sarà un nuovo sondaggio su Gianni Chiodi candidato Governatore d’Abruzzo. Secondo alcune indiscrezioni il sondaggio sarebbe vincolante (cioè, gli esiti, lo saranno) e la ricerca della possibilità di gradimento e conseguente riuscita dovrebbe essere tutta concentrata su Chiodi. Così parlò Berlusconi.. Pare. A cui, par di capire, restano solo i dettagli sul livello di abbronzatura di Chiodi, sull’opportunità che un candidato presidente della Regione di centro destra abbia i capelli gellati o, piuttosto, li lasci liberi. Tutto il resto invece farebbe capo a Letta. Qualcuno sostiene dall’inizio che Letta fosse il più ovvio deputato a scegliere. Così come da tempo si capiva che per tutti gli altri potrebbe non esserci storia: Chiodi è la prima vera espressione del Pdl, questo Abruzzo su cui nessuno ha mai messo il becco per le candidature perchè il piano nazionale era totalmente disinteressato alla regione, è diventato il famoso laboratorio da cui far nascere un nuovo modello. Vale per il centro destra che vedrà concretizzarsi la sua nuova creatura, il suo soggetto politico che nei programmi dovrebbe governare l’Italia e, localmente, nei 3/4 d’Italia per i prossimi 10 anni, vale per il centro sinistra, che risponde con altrettanta necessità di cambiamento di modello. Ogni giorno si legge e si scrive di accordi con IdV, Pd, Udc e ritorni dell’Udeur. Ma le novità, ovviamente, non saranno queste. Le novità, sono pronti a giurare i bene informati, non ci saranno. Il grande problema del Pd (sugli altri è più difficile valutare vista l’ambiguità delle posizioni) in Abruzzo, è che non vuole cambiare. Non vuole: dove metterebbe tutti gli uscenti di tutti i livelli? Dalla Regione alla Provincia di Teramo (persino forse al Comune?) un solo intento: dobbiamo rimanere un’altra legislatura, anche solo all’opposizione. Ognuno vuole salvare sè e solo sè e così sarà. Dunque, sempre i bene informati, sanno che l’unica, per il Pd che ragiona, è tifare contro Chiodi. Così, forse, si salverebbe qualcosa. Ma se Chiodi si candida alla Regione e a Comune di Teramo e Provincia non ci sono rivoluzioni, novità di cambiamento reale (dunque, anche di persone, se no che cambiamento è? si chiama trasformismo), non c’è storia. Tutti giurano che allora il centro destra spazzerà via tutto, anche la provincia di Teramo e il Comune. Lo giurano anche tanti di sinistra che ripetono:"Se si candida Chiodi io gli voto". Certo, magari sarebbe bene che anche il centro destra non contasse solo sull’effetto Chiodi e si rendesse conto che gli "amici del quartierino" non potranno impunemente mettere le mani sulla città e sull’intera provincia solo perchè l’odore di violette di Chiodi li ha sfiorati. Quando non si profuma di proprio, presto si torna a mandare cattivo odore. Teramo e provincia meritano originalità, non succedanei. Pare che ne’ il Pd ne’ il Pdl avranno voglia di mostrare questo rispetto.
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