Nuove frontiere dell’agricoltura: dalla chimica alla biologia

TERAMO – È andato a Francesco Salamini, direttore del Dipartimento di Colture vegetali del Max-Planck-Institut di Colonia, il 36esimo Premio Scanno “Riccardo Tanturri” – Università degli Studi di Teramo, per la sezione Alimentazione presieduta dal rettore Mauro Mattioli. Francesco Salamini è stato premiato «per aver avvalorato il prestigio italiano a livello internazionale nel campo della biotecnologia agroalimentare anche attraverso la formulazione e l’applicazione di tesi che rafforzano la centralità della ricerca scientifica in una visione prospettica della risoluzione delle problematiche socio-ambientali”. Il professor Salamini ha rivolto la sua costante attività di ricerca sulle biotecnologie per contribuire fattivamente alla creazione di sistemi agricoli che da un lato limitino il ricorso esasperato alla chimica e dall’altro assicurino in prospettiva un adeguato livello di produttività». In occasione della presenza a Scanno di Francesco Salamini, informa una nota, l’università ha organizzato un dibattito dal titolo “Ricerca e innovazione tecnologica per garantire prodotti alimentari sostenibili per il pianeta” che si terrà domani nella Sala Anime Sante a Scanno. Assieme al professor Salamini – interverranno il rettore dell’Università di Teramo, Mauro Mattioli, e il preside della Facoltà di Agraria, Dino Mastrocola. “L’incontro – si legge nel comununicato – sarà una occasione per confrontarsi sui temi emergenti delle nuove frontiere dell’agricoltura, in particolare sull’uso della biologia invece che della chimica nei campi, in un’ottica di tutela e salvaguardia dell’ambiente naturale”.

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