Deficit sanità: perchè non bisogna aumentare le tasse agli abruzesi

TERAMO – (Doctornews) – Sul problema del debito della sanità abruzzese e sulle imminenti decisioni del Governo sul caso Abruzzo, è intervenuto il Segretario regionale della Uil Roberto Campo."Il Consiglio dei ministri che si pronuncerà sul piano di risanamento dei conti della Sanità dell’Abruzzo – sottolinea Campo – ci auguriamo valuti tutti gli aspetti della questione e decida con saggezza: la rigidità dei piani di risanamento, riconosciuta anche da centri studi governativi, richiede modifiche sostanziali a questi strumenti. La sanzione in caso di inadempienza dell’ente Regione – aggiunge – non può più essere scaricata sui contribuenti sotto forma di tasse aggiuntive, perché così si danneggia gravemente l’economia regionale e diminuisce la capacità di reazione del territorio colpito; una parte del buco nei conti della sanità dipende da entrate minori (per circa 80 milioni) di quanto previsto nel piano di risanamento: una prova in più dell’effetto depressivo causato dalla tassazione eccessiva di salari, pensioni e imprese; anche l’aumento del debito è una prospettiva di difficile sostenibilità, considerando che già le cartolarizzazioni gravano sul bilancio ordinario in aggiunta alla spesa sanitaria e che la promessa governativa della diminuzione del loro peso, mediante l’intervento della cassa depositi e prestiti, non si è ad oggi concretizzata", precisa.

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