Paolini sul commissario: "Lavoreremo fianco a fianco"

TERAMO – "E’ un tecnico della sanità. Non lo conosco personalmente ma vanta un curriculum ottimo e per questo non potevo che condividere la scelta del Consiglio dei Ministri". Lo ha affermato, questa mattina a Pescara, il vice presidente vicario della Regione, Enrico Paolini, di ritorno da Roma, riferendosi al neo Commissario ad acta per la realizzazione del Piano di rientro dei disavanzi del settore sanitario abruzzese, nominato proprio oggi dal Governo su proposta del Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e di quello del Welfare, Maurizio Sacconi. Si tratta del dottor Gino Redigolo (vedi notizia sotto) già direttore della Ulss 8 di Asolo (Treviso) ed oggi direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, attualmente commissariata. "Per risanare la sanità – ha detto Paolini nel corso di una conferenza stampa in Regione – occorre trasparenza. La politica deve fare un passo indietro e questa è anche la riposta migliore alle tante illazioni che sono state mosse in questo periodo intorno alla sanità abruzzese. Nella delibera del Consiglio dei Ministri – ha proseguito – non si fa riferimento all’eventuale prestito del Governo nè alla sua entità. Sono aspetti di cui si occuperà il Commissario, con il quale lavoreremo fianco a fianco, anche in relazione alla portata dei crediti che la Regione vanta nei confronti della sanità privata. Quello che conta è che, tutti insieme, Regione, con il supporto del Commissario Lalli dell’Agenzia saniataria, Governo nazionale e forze sociali abruzessi, siamo riusciti ad evitare nuove tasse agli abruzzesi". Paolini, in apertura di giornata, prima della seduta del Consiglio dei Ministri, aveva incontrato il presidente Silvio Berlusconi. "Un incontro molto cordiale" – ha raccontato Paolini – durato circa un quarto d’ora, nel corso del quale il Premier ha voluto conoscere i termini della mia proposta innovativa, che mi ha portato a rinunciare al commissariamento in virtù del patto di fiducia con il Governo centrale".