"Nessuno accusi di corruzione l’intero PD"

TERAMO – Rammarico ma anche precisazioni ha inteso esprimere il segretario comunale del PD, Manola Di Pasqquale, verso la dichiarazioni espresse da  Lino Befacchia e Valdo Di Bonaventura in una nota  che ufficializzava l’abbandono del PD del coorrdiantore e del consigliere di minoranza dell’ex giunta Chodi e l’ingresso nell’Italia dei Valori. “Va ricordato che il Prof. Befacchia – si legge nella nota del segretario Manola Di Pasquale – è stato candidato Sindaco dal centro sinistra perché fortemente voluto dai partiti di tutta la coalizione e dal sindaco uscente Sperandio. La sua persona è stata, quindi,  da allora sempre sostenuta con grande impegno e lealtà; è  stata sempre rispettata la sua volontà di rimanere soggetto “della società civile” sin quando ha deciso spontaneamente di aderire al Partito Democratico, dimostrando però da subito una intolleranza alla vita ed alle regole di partito”. “La situazione giudiziaria che ha colpito oggi alcuni eccellenti esponenti del PD – continua il comunicato – per quanto grave, non legittima nessuno ad  emettere sentenze di condanna per “corruzione”, e di estendere poi tali fatti e comportamenti ad un intera valida  classe dirigente. Non è consentito a nessuno e neppure a Lei caro Professore, di  citare “ fatti di gravità inaudite” imputandoli indistintamente  a tutti coloro che ricoprono un ruolo all’interno del partito  che lavorano con grane impegno e serietà  per gli ideali ed i principi in cui credono e per cercare di dare delle risposte ai veri problemi della gente e del  territorio. Non si può non rispettare la riflessione etica e ideologica che porta i due consigliere a scegliere di lasciare la politica o di dirigersi verso altri partiti,  ma non si può accettare infondate offensive affermazioni verso coloro che lavorano all’interno di un partito grande, munito di un codice etico e che lavora a livello nazionale e locale per migliorare la politica e la vita dei cittadini”.

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