TERAMO – Si profila per l’intera diocesi teramana una vera e propria rivoluzione, in particolare proprio per la distribuzione delle parrocchie nel capoluogo. Il Vescovo Michele Seccia, infatti, starebbe pensando ad un ridisegno della rete di parroci nelle chiese che si iscrivono in un ipotetico perimetro che tocca le centralissime Sant’Antonio, Carmine, Santo Spirito, Maria Immacolata, senza escluderne altre più periferiche. La crisi di vocazioni, l’aumento dell’età media dei parroci, prossima in quasi tutti i casi al pensionamento avanzato, la stessa capacità di fornire servizi ed attività pastorali adeguate ai tempi, potrebbero indurre il capo della chiesa locale a fare del Duomo la parrocchia di riferimento principale, assegnando di conseguenza alle altre chiese un delegato parrocchiale, cui spetterebbe il compito di assicurare i servizi quotidiani e la distribuzione dei sacramenti. Anche il trasferimento di don Abramo Olivieri va letto dunque nell’ottica dei cambiamenti: dalla parrocchia del Carmine, nel centro storico di Teramo a quella di Colleranesco, alle porte di Giulianova, è evidente comunque che c’è una scelta personale cui l’apprezzatissimo sacerdote vicino a Comunione e Liberazione è giunto dopo attenta e non facile riflessione. La scelta ha destato comunque sorpresa in chiunque conosca il cinquantenne parroco, titolare di cattedra tra l’altro all’Istituto di Scienze Religiose, e un po’ di tristezza nelle non poche persone che negli anni hanno costruito con lui una solida e feconda amicizia. Ma torniamo al progetto del vescovo di parrocchia unica. La valutazione in proposito sembra avanzata e non dovrebbero essere lontane le decisioni che ne conseguirebbero. Così la scelta operata da Don Abramo Olivieri sarebbe anche da intendere come la reciproca intenzione (del sacerdote e della Curia) di collocarsi in una posizione e in un ruolo pastorale diversi da quello che l’immediato futuro avrebbe invece spalancato. Al di là dei destini personali, ciò che si prospetta per la Chiesa di Teramo, è un mutamento che potrebbe contemplare i caratteri di una modificazione che segna la storia anche della città.
-
La storica lista ‘Teramo e frazioni’ torna in campo con D’Alberto
Nel 1990 elesse Walter Mazzitti con un buon risultato di consensi. Oggi come ieri c’è uno... -
Anche a Teramo il Circolo Letture ad alta voce
Le volontarie e i volontari dell’associazione sono impegnati nel portare la lettura presso le Rs per... -
Questa mattina riapre il ‘campetto verde’ sul lungofiume
Riservato alla scuola ‘D’Alessandro’ dal 2020, per il momento sarà disponibile solo la domenica TERAMO –...