Semafori – truffa: il Comune si costituisce parte lesa

PINETO – “Ho appreso solo dagli organi di informazione la notizia sulla conclusione dell’indagine relativa al T-Red. Né io, né gli altri componenti la giunta abbiamo ricevuto alcun tipo di notifica da parte della Procura di Teramo. Comunque sono assolutamente tranquillo e fiducioso rispetto allo sviluppo dell’inchiesta che all’epoca ci ha interessato”. Così il sindaco del Comune di Pineto Luciano Monticelli interviene sui fascicoli della polizia giudiziaria riguardanti il sistema di sorveglianza dei semafori a Scerne e a Pineto, sospettati di essere “programmati per mietere più vittime” comminando più sanzioni a vantaggio del comune e della ditta installatrice (la Citiesse) che beneficiava di percentuali sugli introiti. “Il 21 novembre del 2007 – ha precisato il sindaco Monticelli – è stata chiesta la sospensione degli effetti contrattuali con la Citiesse disattivando il giorno stesso i sistemi di rilevazione T-Red. e a febbraio di quest’anno una determinazione del comando della polizia municipale ha disposto l’annullamento dell’aggiudicazione del noleggio delle apparecchiature dopo un regolare contraddittorio avvenuto con la ditta Citiesse”. A seguito dell’archiviazione da parte della Prefettura di Teramo delle contravvenzioni, informa una nota, l’amministrazione di Pineto ha disposto il rimborso totale delle somme versate da parte degli automobilisti coinvolti. “L’amministrazione ha agito con la massima trasparenza e senso di responsabilità. Tant’è che siamo intervenuti immediatamente non appena ci siamo accorti della presenza di vizi formali e sostanziali nella gestione dei rapporti con la ditta Citiesse. Comunque, questa amministrazione ha già provveduto a dare mandato ad un legale affinché si faccia piena luce sulla vicenda perché ci riteniamo parte lesa. La nostra immagine è stata certamente danneggiata da quanto emerso anche a livello nazionale a proposito del T-Red e della Citiesse”.