Cattolici e politica: la riflessione alla festa UDC

TERAMO – Aleggiavano anche stamattina le ipotesi di apparentamento dell’UDC per le prossime elezioni regionali. L’occasione è stata fornita dal convegno “L’impegno dei cattolici in politica” in programma tra gli appuntamenti della festa provinciale del partito di centro. Alle 10,30 nel palazzetto dello sport di Scapriano, tre accademici hanno affrontato il tema. I lavori sono stati introdotti da Alfonso Di Sabatino, capogruppo UDC all’ex consiglio comunale di Teramo, il quale ha sottolineato le radici del proprio partito e l’adesione alla dottrina sociale della Chiesa come traccia del percorso politico futuro. Si è quindi entrati nel vivo dei lavori con la docente di Filosofia del Diritto all’Università di Teramo, Prof.ssa Gabriella Esposito, che ha tracciato la storia dell’impegno dei cattolici in politica dal ’43 ad oggi ripercorrendo con tratti rapidi ma efficaci le tappe salienti di una cammino che ha portato dal Codice di Camaldoli nel quale vennero fissati i capitoli fondamentali della questione alla diaspora dei giorni nostri, con i cattolici che, finita l’esperienza delle Democrazia Cristiana, sono sparsi in decine di rivoli.
Il prof. Ezio Sciarra, in un lungo e brillantissimo intervento, ha invece messo a fuoco la sostanza di tale impegno, rivendicando la medietà delle posizioni cattoliche, definendole “non moderate ma giuste”. Il docente dell’Ateneo di Chieti ha quindi sottolineato l’ispirazione a quella “giustizia sociale” che, dalla scomparsa della DC, sembra essere diventata chimera ed ha rivendicato per i cattolici un ruolo centrale nel panorama politico.
Roberto Ricci, ordinario di storia e filosofia al Liceo Classico di Teramo, ha invece puntato l’attenzione sulla necessità storica da parte dei cattolici di ritrovare l’autonomia, facendo anche riferimento ad alcuni recenti interventi di vescovi abruzzesi che sembrano proprio sottolineare questo percorso. La scelta elettorale – ha detto Ricci “non è solo scelta di nomi ma anche di strategie e di identità sociale che l’Abruzzo vuole darsi. Ecco allora che pare necessario – ha aggiunto – che si costituisca una alleanza democratica con basi solidaristiche, capace di fronteggiare l’individualismo e l’egoismo che pervadono sempre più politica e società”.
Al convegno ha partecipato una sola delegazione politica, quella dell’Italia dei Valori; assenti tutti i politici di casa nostra, compresi coloro che si richiamano costantemente alla tradizione e alla cultura cattolica.

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