Pioggia di fondi verso innovazione, energia solare e turismo

TERAMO –  L’innovazione della piccola e media impresa, la dotazione di energia fotovoltaica e lo sviluppo del turismo della fascia pedemontana e montana sono gli obiettivi generali sostenuti nella programmazione prevista nel Pit (progetto integrato territoriale) della provincia di Teramo e che svilupperà investimenti per 18 milioni di euro. La provincia di Teramo è stata la prima in Abruzzo ad aver approvato il PIT, grazie anche agli strumenti  di cui si è dotata per la proogrammazione quali la conferenza dei sindaci e l’osservatorio provinciale dell’economia e dello sviluppo. Adesso il PIT dovrà essere vagliato dall’Autorità di gestine presso la Regione dopodichè si prevede lo stanziamento dei fondi (primi mesi del 2009) per le linee di intervento secondo le priorità indicate che vanno dala promozione all’innovazione industriale e di prodotto, nonchè i brevetti industriali e il supporto ai marchi d’impresa, al sostegno all’istallazione di impianti fotovoltaici da parte degli enti locali. Tra i progetti supportati anche quelli connessi al turismo e ai comuni montani per la valorizzazione dei beni ambientali e culturali. “L’idea guida del Pit teramano – ha  dichiarato in conferenza stampa il presidente, Ernino D’Agostino – nasce dal confronto con un ampio partenariato locale. Abbiamo analizzato punti di forza e punti di debolezza del nostro territorio. Dalla condivisione dei diversi punti di vista è scaturita una sorta di “idea guida” che è diventata il titolo del nostro progetto “Teramo, provincia che valorizza identità e capacità locali, aperta e promotrice di reti lunghe e globali”.  Queste analisi e questa idea guida le stiamo utilizzando anche per la programmazione dei fondi Fas (fondi per le aree sottosviluppate ndr) quasi 200 milioni di euro per la nostra provincia nei prossimi cinque anni”. Sul modello di sviluppo prefigurato,  D’Agostino ha sottolineato alcuni aspetti come rispetto al passato, questo sia un “modello di rottura”. “Abbiamo risorse e know-how – ha dichiarato il presidente della Provincia – dobbiamo favorire un modello socio-economico nuovo. Il cambiamento è indispensabile e andrà a incidere sul alcune variabili quali l’incremento della capacità di esportare, l’incremento occupazionale, la riduzione della dipendenza economica da trend macroeconomici globali, la capacità di innovare”.