Berlusconi: «Gianni è bello e preparato»

TERAMO – «Abbiamo scelto Gianni Chiodi intanto perchè è bello… poi perchè non è un politico di professione, perchè ha una umana simpatia, è equilibrato ed ha una ottima preparazione per la sua esperienza di capo dell’opposizione prima e di sindaco dopo». Così ha spiegato Berlusconi perchè a guidare il «laboratorio politico che si chiama Pdl in queste elezioni abruzzesi, banco di prova a livello nazionale» ci sia il commercialista teramano. Ma il premier è molto attento e subito dopo dimostra di essere molto attento agli equilibri interni al partito e saluta con calore ed enfasi Piccone, seduto in prima fila sotto al palco, invitandolo ad alzarsi e ringraziandolo «per quello che sta facendo per il partito». Al Palaska non c’è la folla che ti aspetti per Berlusconi: il suo entourage diffonde una nota in cui conta in 4.000 le presenze, in una struttura che non è quasi omologata per il basket che pretende per regolamento 3.500 posti… Il tifo è da… palazzetto, a tratti, ed è lo stesso Berlusconi, tra il piccato e il sorpreso, a sottolinearlo: definisce «rozzo, roco ma incisivo» e «poco oxfordiano», un urlo prima e una serie di fischi dopo, per poi lasciarsi andare lui stesso a riferimento poco ortodosso («sfiorandosi il piercing all’orecchio») parlando dell’ex ministro Pecoraro Scanio. In tribuna tra la gente ci sono le telecamere provocatorie di Ballarò e qualcuno si lascia andare a parolacce all’indirizzo della trasmissione.

Chiodi: «Grazie Silvio, tu sei un leader di cui andiamo orgogliosi»
"image"E il candidato investito del suo carico di responsabilità ha saputo rendere grazie al premier, arrivato a Teramo per sostenere la sua candidatura. «Grazie signor Presidente – ha detto Chiodi nel suo intervento, dimostrando di aver meritato il battesimo del fuoco nel suo nuovo partito -,perchè lei è quel leader che in Abruzzo vorremmo avere e non abbiamo mai avuto finora, perchè ci gha ridato l’orgoglio di essere italiani, perchè ci ha riconsegnato il senso dello Stato». Chiodi ha poi accusato l’assenza di responsabilità del centrosinistra, ha citato il "cuncta fessa" Tacito e il qualunquismo di Borges, ha parlato di squadra pronta a insediarsi in Regione per costruire il futuro degli abruzzesi, si è definito e ha definito i suoi corregionali «operai del nostro sogno», che non declinerà la responsabilità ma fare scelte, anche coraggiose.

Berlusconi attacca l’Università di Teramo: «Corsi-fantasma: cos’è il benessere animale?»
Nel suo intervento dinanzi alla platea del Palaska, Berlusconi addita gli sprechi abruzzesi dei corsi universitari fantasma, della lotta alle baronie che «contano su prebende ed onori di corsi con due o tre iscritti» e cita il caso di uno di quelli della facoltà di veterinaria dell’Università di Teramo: «Gianni mi ha detto che a Teramo ce n’è uno al quale mi avrebbe fatto piacere partecipare, quello del benessere animale. Ma ci pensate? Io non so nemmeno cosa sia il benessere animale… ma visto che la sinistra mi dà dell’animale… allora sarebbe il corso giusto per me per stare bene…»

… promette il raddoppio della Pescara-Roma e un metodo rivoluzionario per i cantieri
«Raddoppieremo l’autostrada Roma-Pescara, con un pacchetto di 125 miliardi di euro – ha detto il premier -, perchè l’investimento sulle infrastrutture in questo Paese non è più rinviabile. Tra l’altro adotteremo un metodo rivoluzionario per passare subito alla cantierabilità dei progetti».

Vip nel parterre e una serata da 250 euro a testa alla Corte dei Tini
"image"La cornice del Palaska non è la stessa di altri appuntamenti che hanno visto protagonista Berlusconi (a Pescara, lo scorso aprile, per esempio, in piazza Salotto per le elezioni comunali). Le bandiere sono poche, i poco più di 2.000 presenti hanno scongiurato le preoccupazioni della vigilia sulla ressa e la annunciata limitazione a 3.000 posti, ma in compenso funziona un «modello Teramo» nella scelta e preselezione di chi può sedere nella zona vip ricavata sul parquet del palazzetto: oltre alle personalità della coalizione, ai candidati e parenti, anche tanti amici degli amici, con gli ex consiglieri della giunta Chiodi a far da “vigili"  a gestire il traffico dei pass. E in serata tutti o, meglio, in 400, alla Corte dei Tini: il menu è ricco, si mangia sotto un gazebo allestito sul brecciolino del parcheggio del ristorante e si paga 250 euro a testa.