TERAMO – Sono stati confermati i provvedimenti delineati nell’ambito del Piano di dimensionamento scolastico che la Provincia dovrà presentare alla Regione entro la fine dell’anno. Nel corso di un incontro, al quale hanno partecipato numerosi dirigenti scolastici e sindaci, il presidente della provincia, Ernino D’Agostino, l’assessore alla Cultura e il responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale,hanno confermando i punti principali del piano, che prevede di accorpare sotto un’unica dirigenza l’istituto Forti con l’istituto Comi, l’Iti Alessandrini con l’Ipias di Teramo, l’Ipc Di Poppa con l’Ipa di Nepezzano, l’istituto comprensivo di Castiglione Messer Raimondo con l’istituto comprensivo di Castilenti-Montefino, l’istituto comprensivo di Sant’Egidio con l’Itis di Sant’Egidio, il liceo scientifico Peano di Nereto con l’ITC Rosa di Nereto e la direzione didattica del secondo circolo San Giuseppe Di Teramo con la scuola media Savini di Teramo. Per quanto concerne l’istituto comprensivo di Torricella la proposta è quella di derogare ai parametri previsti dalla legge (la soglia minima di iscrizioni di 300 alunni per i territori montani) per non creare problemi di mobilità agli utenti. Inoltre è stata ribadita la richiesta di autonomia per la sezione di Giulianova dell’Ipc Di Poppa. Alla Regione, infine, si chiederà la conferma delle deroghe già concesse nel precedente piano regionale del ’98. "Gli “accorpamenti”, come sottolineato dal presidente D’Agostino, fanno riferimento alle dirigenze e al personale di segreteria e non alle sedi. Queste ultime, infatti, saranno oggetto di una futura programmazione. “La nostra proposta – ha precisato il presidente della provincia, Ernino D’Agostino – tiene conto delle istanze che provengono dal territorio e applica tutte le possibilità di deroga consentite. Il nostro obiettivo è portare avanti con determinazione un percorso il più possibile concertato e, naturalmente, d’intesa con la Regione”.
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