TERAMO – Il presidente D’Agostino convoca il mondo imprenditoriale del settore edile: “Abbiamo progetti cantierabili e idee, dobbiamo chiedere alla Regione di confermare i finanziamenti Fas e gli interventi individuati insieme ai Comuni e alle forze imprenditoriali. Deve essere avviata immediatamente la concertazione con le Province e i partner locali per passare dai programmi agli investimenti”. Intervenendo al convegno organizzato dall’Ance “Come la crisi cambierà l’industria delle costruzioni”, svoltosi ieri sera a Mosciano Sant’Angelo, Ernino D’Agostino, ha proposto un percorso da condividire con il mondo imprenditoriale per dare seguito, nel più breve tempo possibile, alla realizzazione dei progetti inseriti nei PIT e a quelli finanziabili con i fondi Fas. Solo questi ultimi, sulla base dell’intesa sottoscritta dalle quattro Province e dalla Regione Abruzzo nel 2008, prevedono investimenti per oltre 200 milioni di euro per la realizzazione di interventi strategici come il completamentio del sistema ciclabile lungo la costa e la realizzazione di una pista ciclopedonale dal Capoluogo al mare; il nuovo ponte sul Vomano; la strada dell’Università a Teramo, il Distretto Agroalimentare; le infrastrutture a servizio delle aree produttive, solo per citarne alcuni”. Quindi, D’Agostino, ha proposto la costituzione di una task-force anti-crisi anche per chiedere di accellerare decisioni e procedure da parte della Regione; a questo scopo le associazioni imprenditoriali del settore edile e i sindacati sono stati convocati per il prossimo 31 marzo, alle ore 10, nella sala consiliare della Provincia. “Noi stiamo facendo la nostra parte – ha sostenuto D’Agostino – oltre 56 milioni di investimenti sulle opere pubbliche, il finanziamento del progetto Borghi con la previsione di una fiscalità di vantaggio e la semplificazione delle procedure amminitrativa a favore dei privati che investiranno nel recupero delle strutture e nella gestione. Alla Regione chiediamo di mantenere gli impegni assunti in ordine ai criteri di ripartizione dei fondi Fas, paritaria fra le quattro province, e di confermare i progetti già individuati in un tavolo ampio di concertazione con gli enti locali”. La Regione ha manifestato l’intenzione di procedere ad una rimodulazione dei fondi ma questa intenzione “pur legittima” secondo D’Agostino: “non può né stravolgere la programmazione fatta dagli enti locali, frutto di una accurata analisi delle esigenze reali del territorio, né rallentare il processo degli investimenti: oggi più che mai, per fronteggiare la grave crisi economica, c’è bisogno di tempi e modalità certe”. Sulla stessa linea il documento già sottoscritto dai Sindaci, dalle Comunità Montane e dall’Osservatorio provinciale dell’economia e dello sviluppo, una settimana fa.
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