TERAMO – Ci avrebbero scommesso (e forse l’hanno fatto) in molti e hanno avuto ragione. Matteo Del Fuoco, l’uomo della Polizia di Teramo per antonomasia, scende in politica. Lo fa nella lista del Pdl per il Consiglio comunale di Teramo, dopo essere stato “a riposo”, in congedo, meno di un anno e mezzo. Ma non è proprio estraneo al mondo della politica, Del Fuoco. L’ha sfiorata, l’ha scrutata, indagata, ci ha anche messo le mani. E’ accaduto proprio a Teramo, dove era arrivato nel 1979, ex Carabiniere, nato a San Severo, grande preparazione in Polizia Giudiziaria. E qualche uomo della politica l’aveva anche molto temuto, quel dottor Del Fuoco destinato agli incarichi più alti della carriera, condottiero del periodo d’oro teramano della Questura, mai sazio di informazioni, mai domo di fronte agli intoccabili. Poi, a un certo punto, la carriera teramana s’interrompe di colpo. Un incarico più importante lo aspetta a Pesaro e Matteo Del Fuoco se ne va e con lui se ne va la paura di alcuni. Poi Del Fuoco torna e conclude quella carriera brillante e di grande soddisfazione proprio a Teramo, che oggi lo vede cimentarsi in un nuovo impegno. Da indagatore a protagonista della politica locale, quella politica a cui oggi Del Fuoco si avvicina, evidentemente con rinnovata fiducia.
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