Conflitto in Abruzzo tra Magistratura e Ordine dei Giornalisti

L’AQUILA (Ansa) – L’Ordine dell’Abruzzo e il suo presidente, Stefano Pallotta, ”si sono comportati con ammirevole correttezza, a garanzia non solo formale dei colleghi coinvolti”: e’ la posizione di presidente e segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca ed Enzo Iacopino, dopo aver appreso che la Procura della Repubblica dell’Aquila ha convocato Pallotta quale indagato nell’ambito di un procedimento penale.  A Pallotta si contestano le modalita’ di gestione di una vicenda conclusa con un procedimento disciplinare nei confronti di una giornalista, in relazione a una pubblicazione incentrata sull’ex procuratore di Vasto (Chieti) Antonio La Rana, attualmente sostituto procuratore generale presso la Corte d’appello di Campobasso e all’epoca sostituto procuratore a Vasto. Per la Procura, una pubblicazione ”illecita”, di cui Pallotta avrebbe omesso di fare ”denuncia alla competente Autorita’ giudiziaria”.   ”Siamo dolenti – dichiarano Del Boca e Iacopino – di dover ammettere che ne’ l’Ordine d’Abruzzo ne’ Pallotta ne’ il Consiglio nazionale dell’Ordine hanno il controllo sulle comunicazioni postali”. La pubblicazione risulta inviata – ricordano – a 38 persone tra le quali il presidente della repubblica, Napolitano, membri del Csm, ministri, parlamentari e lo stesso procuratore generale dell’Aquila. Deducono Del Boca e Iacopino che anche gli altri destinatari siano stati convocati dalla Procura perche’, come Pallotta, non hanno denunciato di aver ricevuto quella pubblicazione.  Presidente e segretario dell’Ordine si chiedono, infine, quale sia il reale obiettivo della Procura, la cui iniziativa e’ fondata su documenti definiti comunque ”di pubblico dominio”, e quindi quali possano essere le violazioni contestate a Pallotta.