Amministrative: per l’Udc solo slealtà dal Pdl

TERAMO – Udc: due votazioni in 24 ore e il partito a Teramo va con il centro sinistra. Lo stesso partito in un comunicato  riepiloga, spiega e rende pubblico il documento approvato. I numeri:  Comitato Comunale dell’UDC di Teramo,  seduta del 2 aprile,   23 voti favorevoli e 5 contrari;     Direzione Provinciale,   seduta del 3 aprile, 19 voti favorevoli e 1 contrario.

Nella riunione del comitato comunale, riepilogando, l’Udc ha deciso di appoggiare la lista civica di centrosinistra“Città di Virtù" che appoggia Albi candidato sindaco. E nel documento politico c’è la specifica sull’argomento. Eccola. "In questo quadro (riferimento al documento politico di seguito pubblicato ndr) l’UDC di Teramo apprezza la proposta della lista civica “CITTA’ DI VIRTU’” di realizzare una forte e vasta alleanza per la Città e giudica questo progetto dal punto di vista politico ed amministrativo innovativo e di grande interesse. L’UDC di Teramo prende inoltre atto della proposta della suddetta lista civica di candidatura a Sindaco di Paolo Albi e vi aderisce auspicando un’ampia convergenza di altre forze politiche e sociali della città, ritenendo che le caratteristiche politiche ed amministrative della persona rappresentino una forte ed autorevole garanzia di serietà, buongoverno, trasparenza amministrativa ed indipendenza di giudizio, qualità che – siamo certi – gli consentiranno di porsi efficacemente al servizio di tutti i cittadini per costruire tutti insieme la Teramo che sogniamo e vogliamo.”

 
Ecco adesso il documento politico approvato a maggioranza sia a livello comunale che provinciale. "Come è noto L’Unione di Centro si è andato sempre più connotando come un partito di centro che aspira a costruire, in prospettiva, una più forte aggregazione capace di unire, in posizione mediana e fortemente identitaria, quanti, di ispirazione cristiana e moderata, non condividono la “prigionia” del falso bipolarismo, e, soprattutto, rifiutano sia l’adesione al partito “padronale”, contenitore del tutto e del suo contrario, sia la rinuncia alla propria storia ed alla propria identità. Per queste ragioni l’UDC non ha voluto liquidare, né sfigurare, la propria fisionomia per confluire nel contenitore di destra del cosiddetto Popolo della Libertà, affrontando ben due competizioni elettorali, quella politica e quella regionale, presentandosi da sola e sopravvivendo egregiamente, non solo alla propaganda del “voto utile”, ma anche alla campagna acquisti da parte del Partito di Berlusconi all’interno dei propri ranghi, blanditi da promesse, peraltro non sempre mantenute, e finalizzata dichiaratamente a svuotare l’UDC. D’altra parte la vicenda delle elezioni regionali, con la esclusione dell’UDC dall’intesa di centro destra, dopo la conclusione positiva della trattativa ai massimi livelli regionali, resta una ferita aperta che impone una posizione guardinga e realistica anche per scongiurare il ripetersi di simili esperienze. Non è di poco conto la circostanza che, nel corso dell’incontro tenuto dalla delegazione provinciale dell’UDC con il delegato del PDL, sen. Tancredi, il giorno 23 marzo 2009,  si è avuta piena consapevolezza che quella perpetrata in occasione delle regionali fu una strategia precisa e studiata e che, anche a livello locale, vi era il mandato di acquisire singoli esponenti del partito dell’UDC. Spiace – e determina un pesante clima di sfiducia – dovere registrare una simile condizione proprio a Teramo dove l’U.D.C. è stata alleata fedele, fattiva e collaborativa a sostegno della Giunta Chiodi della quale, anzi, si è fatta puntello e difesa in tante occasioni ricevendosi, in cambio, un comportamento sleale che ha lasciato il segno nei militanti e nei dirigenti. Va anche aggiunto che, sempre nel corso dell’incontro del 23 marzo corrente, alle precise obiezioni da parte del Segretario Provinciale dell’UDC, non sono nemmeno venute serie garanzie politiche in prospettiva immediata e futura ed anzi si è avuta la formale e fredda comunicazione che i candidati Sindaci di importanti comuni del PDL, sono stati già designati e non si discutono – tanto che queste indicazioni sono state rese pubbliche senza attendere le pur richieste determinazioni dell’U.D.C. che, dunque, non contano nulla – mentre quello per la Provincia si può trattare, non senza aver fatto chiaramente intendere che non hanno candidati da esprimere se non di bandiera. Per questo l’Unione di Centro di Teramo, in vista della tornata elettorale di primavera nei Comuni e con speciale riguardo alla Provincia, rivendica con orgoglio il proprio ruolo di centralità nello schieramento politico anche locale, con tutta la fisionomia che ne deriva, e ritiene assolutamente imprescindibile che si ricerchi una condizione di discontinuità rispetto al passato, anche recente e con le caratteristiche appena ricordate, che sia rispettosa della propria collocazione e del proprio modo di essere, da ricercare con buona volontà sotto ogni riguardo. Questa prospettiva nuova è la sola che possa rendere possibile e fruttuosa la nostra partecipazione ad un progetto politico diverso e, comunque, modificativo degli assetti tradizionali, che legittimi a pieno titolo la presenza dell’U.D.C. e la renda, insieme al progetto stesso, da un lato solida ed efficace, e, dall’altro, credibile agli occhi dell’elettorato, che non comprenderebbe ed anzi punirebbe un’operazione aggiuntiva o una mera alchimia senza futuro. In altri termini l’UDC di Teramo non intende essere un mero addendo ma protagonista rispettato, sotto ogni riguardo, di una fase nuova e diversa che consenta di rafforzare il proprio ruolo in tutto il territorio provinciale per costruire meglio quella più grande forza centrista e moderata, rispettosa di tutti, degli avversari e, soprattutto, dei possibili  alleati".