L’AQUILA – Mille Vigili del Fuoco, più di 4mila soccorritori sono impegnati ad estrarre le persone dalle macerie senza mezzi meccanici. la vittime sono ufficiosamente 92 ma Berlusconi, in conferenza stampa, all’Aquila, non vuole dirne più di 50 ("purtroppo il numero non sarà questo"). Parla, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo avere sorvolato la zona e assicura che "nessuna zona colpita è rimasta senza soccorsi". Non c’è un edificio che non sia stato colpito (e lo è anche la sala di fortuna della conferenza stampa), Berlusconi ricorda che tutti gli edifici pubblici sono stati dichiarati inagibili. Solo dopo un’adeguata verifica si deciderà quando riaprirne ognuno e così sarà per ogni songola scuola. "Dalle regioni limitrofe stanno arrivando le colonne con i soccorsi. Non abbiamo problemi finanziari – ha chiarito il premier – il Governo dispone di capitoli di spesa specifici, abbiamo attivato il fondo catastrofe UE". I posti letto sono 10mila in tutto: Berlusconi spiega che ne hanno bloccato migliaia sulla costa, negli alberghi e c’è l’allestimento delle tendopoli (2mila). Il presidente raccomanda:"Non restate nelle case lesionate e se potete andare fuori per qualche giorno, fatelo". Non è prevedibile, spiega, se ci saranno altre scosse nei prossimi giorni o nelle prossime ore. E Berlusconi torna ai fertiti e ai senza casa: i primi sono 1500, i senza casa migliaia (il numero non è ovviamente disponibile). Acqua e telefonia, autostrade e strade provinciali (tranne due che verranno riaperte in serata): tutto attivo e disponibile. Le condutture del gas sono state bloccate per evitare qualsiasi fuga. Berlusconi finisce di parlare. Promette di rimanere ancora, fino all’ora della riunione del Consiglio dei Ministri. Sulla polemica delle previsioni: il presidente dice che certo non se ne può parlare ora, bisogna reagire con i fatti, dice. Poi si discuterà. Tutt’attorno, con le mani, si scava ancora.
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