TERAMO – Il numero dei morti, che è in questi momenti è superiore a 150 ma che secondo molti è destinato a salire ancora, addolora tutti, come la notizia della pioggia (dopo la grandine) che batte inclemente su chi scava e sulla scossa di un’ora fa (4.1). La situazione, con la notte che sta per arrivare, si fa, se possibile, ancora più difficile. La speranza però è proprio legata a tutte quelle mani, che seppur bagnate continuano a tirare fuori corpi vivi, persone intrappolate che riemergono alla vita dopo 16, 17 ore di buio e paura. Intanto sono in arrivo unità cinofile e esperti alpini. La pioggia continua ma anche la speranza.
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