Un’altra notte in auto. Alle 21.38 già la prima forte scossa. Un’ora dopo un’altra, più lieve

TERAMO – Si prepara un’altra notte all’addiaccio. C’è chi, stanco di trascorrere le notti in auto e avendone la disponibilità, ha deciso di trasferirsi nelle seconde case al mare. Ma molti altri, tantissimi teramani, sono allo stremo, psicologico e fisico, non vogliono stare più in casa e preferiscono dormire in macchina, in improvvisati centri di raduno, dovunque ci sia uno spiazzo all’aperto, dove ci sia uno slargo o un altro gruppo di auto con persone all’interno. Ancor più, certamente, dopo la prima vera scossa della serata. Alle 21.38 anche Teramo ha tremato. Ancora. La scossa di 4.9. E un’ora dopo un’altra scossa, seppure più lieve. Poi, alle 23.09 un’altra scossa, più breve, più leggera e un’altra, ancora più debole, alle 00.40. E mentre gli esperti spiegano e la gente sintetizza che "il terremoto si sta spostando a nord", e favoleggia sul normale svuotamento degli invasi, anche a Teramo si aspetta la scossa successiva, sperando che quella appena vissuta sia stata l’ultima. Dalle centralissime piazze Martiri della Libertà, Garibaldi e Sant’Anna, al Centro sportivo dell’Acquaviva, al parcheggio del palasport di Scapriano, al grande spiazzo del nuovo stadio di Piano d’Accio, dove si può ci sono aree di sosta che raccolgono il popolo degli sfollati temporanei, quelli volontari, che hanno comprensibile paura e vogliono provare a dormire un pò, anche se in maniera scomoda e disagevole. E c’è anche chi ha trovato idee particolari di organizzazione, come un gruppo di anziani alla Cona che ha chiesto e ottenuto dalla Ditta di Viaggi Delfino, la disponibilità di un minibus da 25 posti in sosta vicino le loro abitazioni per sistemarsi tutti insieme e trascorrere così, un pò meno soli, queste notti di vigiliza pasquale alle prese con le violente scosse di terremoto. Anche il Comune, attraverso il proprio piano di protezione civile scattato con tempestività, si è attrezzato per venire incontro a questi sfollati volontari: nelle aree di sosta notturna non viene spenta l’illuminazione pubblica, sono utilizzabili i bagni pubblici e da stasera potrebbe essere anche in servizio una unità mobile di protezione civile a disposizione dei cittadini-automobilisti.