Rischio di infiltrazioni criminalità organizzata nella ricostruzione

L’AQUILA – (Ansa) – Il "fiume di soldi" che arriverà all’Aquila per la ricostruzione è appetibile per gli interessi mafiosi, che non sono estranei all’Abruzzo: e dunque la Procura dell’Aquila, che ha aperto un’inchiesta sui crolli provocati dal terremoto, vigilerà anche su quest’aspetto. Lo ha detto, parlando con i giornalisti, il procuratore della Repubblica presso di tribunale dell’Aquila Alfredo Rossini. "Ho parlato poco fa con il procuratore nazionale antimafia Grasso" del rischio di infiltrazioni mafiose, ha affermato Rossini. "Noi non possiamo dire che abbiamo già trovato interessi mafiosi nella ricostruzione, perché la ricostruzione ancora non è partita. Abbiamo però supposto che siccome in Abruzzo, come abbiamo già dimostrato, ci sono delle infiltrazioni mafiose, è abbastanza normale pensare che i mafiosi non siano distratti rispetto al fiume di soldi che deve arrivare". "Quindi – ha aggiunto il procuratore – staremo molto attenti per controllare chi verrà, i requisiti che dovranno avere, e non parlo soltanto della certificazione antimafia".
Chiodi e Cialente ci avevano quasi scherzato, in un’intervista:"Infiltrazioni malavitose in fase di ricostruzione? Ci siamo noi a vigilare". Oggi, il Governatore torna sull’argomento, vista l’insistenza dell’attenzione sull’argomento. (Agi) – L’ipotesi che la criminalita’ organizzata abbia gia’ pensato a infiltrarsi nella ricostruzione in Abruzzo "non e’ una preoccupazione concreta, e’ una paura, un’ ansia che deriva da quella che alcune volte e’ accaduto nel nostro paese". Lo ha detto oggi il Governatore d’Abruzzo "i tempi sono cambiati, questo e’ l’Abruzzo e soprattutto non c’e’ nemmeno un principio di indizio" in relazione a questo allarme. Chiodi ha anche rilevato che in merito all’intera inchiesta aperta dalla procura de L’Aquila sulle conseguenze del terremoto, "la magistratura seria parla solo con gli atti, non si lascia lusingare", e quanto all’ipotesi di costituirsi – come regione – parte civile (vedi articolo sotto ndr), Chiodi ha detto che sara’ cosi’ "se dovessero esserci situazioni che lo rendano necessario. Aspettiamo il lavoro della magistratura, che lavora per atti". Chiodi comunque ha anche ricordato che quanto accaduto "e’ stato un evento catastrofico, naturale".