Teramo dovrà tornare ad essere nobile e civile

TERAMO – A sostenerlo sono: il PD, gli ex Udc che hanno scelto il centrosinistra, Sinistra e Libertà (Verdi, Sinistra democratica e socialisti di sinistra) e la lista civica "Città di virtù". Il candidato sindaco è Paolo Albi e il primo che ha sposato ufficialmente la causa della candidatura è Lino Befacchia, ispiratore della lista civica. Oggi apertura della sede elettorale (via Costantini) e Albi ha detto che con Befacchia ("siamo stati contrapposti") c’è il comune sentire della politica, non le stesse idee, ma lo stesso modo di ragionare e volore la politica per la città. Che naturalmente diventa anche convergenza sui punti base del programma che verranno presentati in schede nei prossimi giorni, così come ogni lista colelgata verrà presentata e incontrerà i propri simpatizzanti nella sede inaugurata oggi. E’ una città signorile, guidata con sobrietà, giusta, priva di strafottenze, verde, sicura, attenta al particolare ma aperta alle esperienze di sviluppo dell’esterno, rispettosa di ogni rapporto istituzionale, riequilibrata nelle azioni e nei toni. Eccola la Teramo di Paolo Albi, quella per la guida della quale si batterà con una campagna elettorale non di polemiche ma di fatti, promette, anche perchè "qualche volgarità c’è già stata e non ci piace". Insomma, una bella politica (lui stesso la definisce così), con un esempio su tutti: la lezione di dignità di Manola Di Pasquale. Un altro pensiero sfiorato e rivolto all’amico Silvino per "chi ha pagato in prima persona la scelta di stare in questo progetto". Progetto in cui il personale non esiste, ma c’è la politica, ancora una volta, un progetto sperimentale, una formula che va oltre, forse, il momento elettorale delle comunali, che tende alla grande unione del centro e c’è l’obiettivo di recuperare innanzitutto la città alla propria dimensione d’origine di cività e nobiltà. Il circolo virtuoso lo riattiveremo, promette Albi, nell’apprezzamento pieno della Città di Virtù.