ATRI – Lo stato dell’arte, lo sviluppo di nuove tecniche, il confronto tra metodologie ed esperienze, la sinergia tra i diversi ruoli professionali in campo, il futuro della cardiologia: sono alcuni degli argomenti in discussione nel convegno "CardioAtri 2009", in programma oggi e domani al Teatro Comunale di Atri, organizzato dalla Asl di Teramo, Unità operativa di cardiologia Utic. L’incontro, acreditato Ecm con 20 crediti complessivi (per medici cardiologi, infermieri e tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare), vedrà la partecipazione di oltre 200 figure professionali impegnate nella cardiologia interventistica e di una quarantina di relatori e moderatori. Il convegno è stato organizzato ad Atri dove la Divisione di Cardiologia-Utic dell’Ospedale civile riveste un ruolo di primo piano nel campo della sanità regionale e teramana in particolare. Dal 2003, dopo un ventennio di attesa, e in meno di un anno, il progetto di una struttura complessa quale questa è stato realizzato grazie a un modello innovativo di gestione delle risorse ma anche e soprattutto per l’abnegazione e la determinazione del suo direttore, il dottor Vito Ciampini. L’Unità operativa di Cardiologia offre uno standard qualitativo di altissimo livello, con tecnologie avanzate, i più avanzati sistemi di monitorizzazione, diagnostica cardiologica invasiva e non. A questo si aggiunge un livello di professionalità e di assistenza del personale e una umanizzazione tale da far definire l’U.O. atriana un “albergo a 5 stelle". L’attività annuale prevede circa 600 ricoveri e l’esecuzione di oltre 3.000 prestazioni ambulatoriali e strumentali. La dotazione di una sala di elettrofisiologia e di emodinamica interventistica ha permesso nel passato, e continua a offrire oggi, la possibilità di eseguire studi elettrofisiologici, impianti di pace-makers, defibrillatori e biventricolari.
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