Di Paquale: "Politica sorda verso i più deboli"

TERAMO – "Le persone diversamente abili non possono pagare le conseguenze della malasanità". E’ quanto sostiene Manola Di Pasquale,candidata al consiglio comunale per il PD, in una nota diffusa per “dare voce – come sostiene in un comunicato – ad una parte della nostra società teramana dimenticata dai dibattiti politici di questi giorni e che soffre in silenzio pagando ingiustamente il prezzo della nota grave situazione regionale sanitaria”. La Di Pasquale fa riferimento al centro S.Stefano, struttura riabilitativa del gruppo Angelici che negli anni ha accolto numerosi ragazzi e bambini portatori di handicap fornendo alle famiglie un importante servizio di supporto. A causa delle riduzioni del personale, denuncia la Di Pasquale, il centro starebbe mandando via molti dei pazienti che confidavano nelle prestazioni per “alleviare l’essere diversi” mettendo in difficoltà anche le famiglie che, abbandonate dalle istituzioni, rimangono private di importanti servizi. “Ho raccolto il dolore di un  genitore che ha visto mandar via dal centro S. Stefano  il suo ragazzo perché non vi era più posto e personale per l’assistenza e impossibilitato a recarsi in altre strutture perchè già piene – si legge nella nota di Manola Di Pasquale – ho letto nei suoi occhi la solitudine e la paura della sordità di una politica lontana dai veri bisogni della gente”. “Intendo dare voce ai più deboli nei discorsi politici di questa campagna elettorale – conclude la candidata al consiglio comunale –  perchè la città di Teramo deve avere quale suo più importante obbiettivo quello di fornire i servizi alle famiglie ed in particolare ai soggetti più deboli. Dovrà essere impegno di tutti, quindi, far raggiungere alla città questo alto grado di civiltà e nel caso specifico –conclude la Di Pasquale –  sollecitare l’incremento di centri riabilitativi qualificati ed efficiente e strutturati in modo da dare accoglienza a tutti. Il mio impegno ci sarà