TERAMO – Basta ricomputare i voti (e ne sono sufficienti 33) dei 9 seggi i cui verbali conterrebbero errori e che sono parte dell’oggetto del ricorso di Ernino D’Agostino, candidato presidente alla Provincia di Teramo per il centrosinistra sconfitto nell’ultima competizione elettorale dal candidato per il centrodestra Valter Catarra, per andare al ballottaggio. La notizia è stata ufficializzata oggi dallo stesso D’Agostino, che ha depositato ieri un articolato ricorso al TAR (la prima udienza sarà verosimilmente fissata per ottobre) insieme con i primi dei non eletti della sua coalizione (Pulcini e Di Bonaventura, del PD, Di Pietro, dell’IdV e Amante, del PRC). Nel ricorso (presentato dagli avvocati Colalillo, Guerrieri e Pulcini), si chiede anche l’annullamento dei 303 voti attribuiti ad Alfonso Di Sabatino Martina (candidato dell’UDC, in coalizione con il centrodestra a sostegno di Catarra), perchè ritenuto ineleggibile, l’annullamento dei voti attribuiti a Catarra frutto del voto disgiunto (non previsto per l’elezione del presidente della Provincia), la mancata attribuzione di voti a D’Agostino per alcune schede contestate e la ripetizione dell’elezione per gli iscritti al seggio numero 1 di Cermignano in cui sarebbero mancati i requisiti, indispensabili, di riservatezza durante le operazioni di voto.
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