Dieci milioni di euro nel pacchetto anti-crisi della Regione

TERAMO – Ammonta a oltre 10 milioni di euro la dotazione finanziaria del "pacchetto anti crisi" approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, in collaborazione con l’Associazione bancaria italiana (Abi) e l’Unicredit mediocredito centrale. Il pacchetto contiene una serie di misure
straordinarie per le piccole e medie imprese e per i consumatori. Ad illustrarne i dettagli è stato il presidente della commissione regionale Abi – nonchè Direttore generale di BancaTercas – Antonio Di Matteo, assieme all’assessore regionale alle Attività Produttive, Castiglione. Fra gli interventi previsti vi è un programma regionale di microcredito, attraverso un fondo di un milione di euro, destinato a coloro che intendano avviare o consolidare microimprese in forma di ditte individuali o microattività anche di natura professionale. Si aggiunge un programma di
sostegno alle famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate di mutuo per l’acquisto, costruzione e il recupero della prima casa, attraverso un fondo di solidarietà del valore di due milioni di euro. Il pacchetto propone anche un programma di consolidamento della passività a breve per le piccole e medie imprese per circa 6,5 milioni e mezzo di euro. Comprende, inoltre, il rifinanziamento delle leggi anti usura e anti racket e una convenzione con "Italia Lavoro" che prevede, in alcuni distretti, benefici per le aziende artigiane che assumono. L’incentivo annuale previsto è di cinquemila euro. Tali misure, secondo l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, "rappresentano un’ulteriore boccata d’ossigeno per la nostra realtà territoriale, costituita da tante famiglie monoreddito e da piccole realtà imprenditoriali. Il prossimo passo – ha aggiunto – ci dovrà portare a una seria riforma dei consorzi fidi e alla creazione di una Finanziaria regionale che faccia davvero gli interessi del territorio". Intanto, per l’autunno, con il probabile sblocco dei fondi Fas e del Fondo unico nazionale delle attività produttive, le misure potranno essere rifinanziate per allargare ulteriormente la platea dei beneficiari.