TERAMO – Aumenta il divario tra Nord e Sud in ambito sanitario. Prima per qualità dei servizi è l’Emilia Romagna mentre la maglia nera va invece alla Calabria che si piazza all’ultimo posto nella classifica stilata del Censis attraverso il cosiddetto ‘indicatore sintetico dell’offerta sanitaria’. L’Abruzzo è al 13° posto 34,5), sette posizioni prima dell’ultima regione, la Calabria, appunto. A meritare il punteggio più alto è l’Emilia Romagna (con 67,6), seguita dalla Toscana (62,9) e dal Veneto (55). Lo strumento statistico tiene conto di diversi aspetti: il giudizio dato dai cittadini-utenti al servizio sanitario del proprio territorio, l’offerta ospedaliera, ma anche il numero dei medici di famiglia per 1.000 abitanti, il personale infermieristico e medico del Sistema sanitario nazionale, posti letto per acuti, nonché la modernizzazione delle apparecchiature, la mobilità ospedaliera e l’assistenza territoriale ovvero la presenza sul territorio di consultori materno-infantili, strutture di assistenza agli anziani, di assistenza psichiatrica, di assistenza a disabili.
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