Tendopoli di San Gabriele: un lenzuolo di 100 metri con i nomi delle vittime del terremoto

TERAMO – Prende avvio martedì pomeriggio la XXIX Tendopoli di San Gabriele con il saluto di Michele Seccia, vescovo della Diocesi  Teramo-Atri. In serata l’arrivo
della Fiaccola della Speranza accesa da papa Benedetto XVI lo scorso 12 agosto,
che partirà dalla Casa dello Studente de L’Aquila. Si apre nel pomeriggio di martedì, al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, la XXIX Tendopoli.  Il tema di quest’anno, sulla scia della rilettura dei 10 comandamenti, riguarda il nono – Non  desiderare la donna d’altri – e lo slogan scelto è "L’amore mistero e incanto il tuo unico desiderio". La Tendopoli affronterà questa tematica con il contributo di personalità significative del mondo della cultura, dello spettacolo e della religione: dal psicoterapeuta, giornalista e autore televisivo Alessandro Meluzzi all’attrice Sara Maestri al cantautore Giosy Cento.La Fiaccola della Speranza partirà  martedì, si muoverà portata in staffetta da un gruppo di podisti di Montorio al Vomano  dalla Casa dello Studente e si sposterà quindi verso il piazzale della Croce Rossa e poi verso la Scuola degli Allievi Sottufficiali della Guardia di Finanza a Coppito, dove verrà passata tra le mani dei rappresentanti istituzionali presenti all’interno della scuola. Da qui ripartirà alla volta di Arischia, dove è prevista una sosta nel centro storico I tedofori, che correranno due alla volta dandosi il cambio ogni 10 km, riprenderanno la corsa lungo la ss. 80 attraversando Ortolano, Aprati, Tintorale e Montorio dove si fermeranno per una breve sosta nella chiesa di San Rocco. Da qui i podisti si muoveranno verso Tossicia, Ornano e Colledara per un’ultima breve sosta prima dell’arrivo al Santuario previsto attorno alle ore 23.00 per dare il via ufficiale alla XXIX Tendopoli . Al passaggio della Fiaccola nel piazzale del Santuario verrà srotolato un lenzuolo bianco di oltre cento metri con su scritto i nomi delle 307 vittime del terremoto e verranno liberati in aria dei palloncini bianchi che stanno ad indicare che la vita continua.

Breve nota storica su “La Fiaccola della Speranza”

Era sorta quasi per caso, quasi un gioco di paese, una scommessa tra amici, quegli amici che frequentavano il Gruppo Podistico di Montorio al Vomano (Te).  Poi, forse per la benedizione di Papa Giovanni Paolo II il 14 agosto del 1994 nella residenza estiva di Castel Gandolfo, la Fiaccola è cresciuta, si è ingrandita, percorrendo in questi quindici anni piccoli e grandi luoghi di culto.  Partendo dal luogo simbolo della cristianità, Roma, nell’anno del terzo centenario della nascita del fondatore dei passionisti San Paolo della Croce, la Fiaccola ha attraversato ben 2000 Km, incontrando prima i giovani di Loreto e poi, nella stessa terra e nello stesso fonte battesimale che hanno generato alla vita e alla fede San Francesco e San Gabriele, quelli di Assisi. Un gesto simbolico per indicare l’unità ideale che esiste tra San Paolo, il fondatore, e San Gabriele uno dei figli della famiglia passionista.
La Fiaccola, portata a staffetta da un gruppo di podisti di Montorio al Vomano, sta ad indicare che dove delle persone sanno vivere con coerenza la propria fede e la propria appartenenza inevitabilmente nasce la speranza.