TERAMO – Contro il calendario venatorio varato dalla Giunta regionale d’Abruzzo il Wwf ha presentato un ricorso al Tar chiedendo una sospensiva. I rappresentanti dell’associazione ambientalista, Dante Caserta e Augusto De Sanctis, hanno motivato il ricorso presentato dopo aver chiesto ripetutamente alla Regione di adeguarsi agli standard richiesti a livello comunitario, con la bocciatura di alcuni punti del calendario da parte dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra). Tra le questioni sollevate dal wwf figura l’apertura anticipata della caccia alla quaglia al 6 settembre e il prolungamento della caccia alla beccaccia fino al 31 gennaio."Appare incredibile – ha detto Dante Caserta – che in una Regione come l’Abruzzo, dove sono le associazioni come il WWF e non gli enti pubblici competenti, a produrre pubblicazioni scientifiche di livello internazionale, si assumano scelte forzate e a senso unico tutte piu’ permissive. Non e’ possibile – ha concluso – che per privilegiare gli interessi dei cacciatori si finisca per non garantire la corretta gestione di un bene comune come la fauna".
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