Vannucci: "troppi regolamenti disomogenei sulla balneazione"

TERAMO – I divieti, i regolamenti comunali disomogenei nelle diverse realtà balneari e l’erosione costiera sono stati i temi al centro di un incontro avvenuto tra gli operatori balneari di Cologna spiaggia e l’assessore provinciale al turismo, Ezio Vannucci, che ha inteso così anticipare i temi di una riunione sulle problematiche del settore turismo che si terrà a settembre. Proprio a Cologna, informa una nota, è in atto una polemica fra i balneatori e il Comune per i provvedimenti restrittivi assunti dall’amministrazione nei confronti di uno degli stabilimenti scatenando la reazione della Società dei Balneatori di Pineto e Roseto che ha inteso chiedere alla Regione la nomina di un commissario ad acta per Roseto, contestando la legittimità del Piano Demaniale. ”Un Piano  – ha puntalizzato l’assessore Vannucci – che a due anni dalla sua adozione non ha ancora concluso il suo iter amministrativo e che probabilmente è da considerarsi decaduto. A questo si aggiunge che non c’è un regolamento organico sulla materia degli esercizi pubblici. Ci troviamo – a proseguito l’assessore d fronte un quadro normativo tutt’altro che chiaro e l’aumento del fenomeno erosivo inasprisce la situazione”. Per Vannucci  il caso di Cologna Spiaggia è di una situazione diffusa in tutta la costa, un problema che per l’assessore esige un tavolo di lavoro che consenta di dotare il litorale teramano di regolamenti omogenei ed evitare che gli operatori di un Comune siano penalizzati rispetto ad altri. Per dare vita ad un’attività di programmazione, l’assessore al turismo, ha già scritto ai Sindaci, ai Presidenti delle Comunità Montane, a quello della Camera di Commercio e del Bim, al Commissario dell’Ente Parco, preannunciando una specifica iniziativa nel mese di settembre. “Un ruolo importante – ha dichiarato infine l’assessore provinciale – lo dovrà svolgere la Regione, che peraltro ha una competenza specifica anche sull’attuazione di funzioni amministrative in materia di demanio marittimo, non solo perché è l’ente legiferante ma soprattutto, perché per risollevare le sorti del nostro turismo abbiamo bisogno di camminare tutti nella stessa direzione”.