Il restyling del centro storico non rispetta l’architettura e le prospettive urbane"

TERAMO – I progetti di restyling del centro storico cittadino emersi dal concorso “Microspazi- Macroluoghi”, e proposti all’attenzione pubblica dall’amministrazione comunale di Teramo, non piacciono ai Per Davvero che ritengono gli interventi in programma “poco rispettosi” degli spazi, della valenza storica e dell’architettura cittadina. “La tutela e la valorizzazione dei centri storici delle città va tutelato – sostengono i promotori dell’associazione – ma preoccupano le immagini che circolano sul rifacimento dove ingombranti display, luci surreali, e effetti speciali ì inducono a pensare a stranezze progettuali che poco o nulla hanno a che fare con gli spazi della città, i suoi luoghi, la sua storia”. Per i Per Davvero è necessario che gli interventi siano funzionali ai fini per i quali sono progettati, pertanto una strada deve rimanere una strada, dunque funzionale al passaggio delle persone e al transito dei veicoli, in casi eccezionali anche di mezzi pesanti. L’idea di “trasformare la strada in un gigantesco display per la pubblicità delle aziende”, per l’associazione non solo stride rumorosamente con un principio architettonico ma anche con la necessità irrinunciabile di salvaguardare lo spazio urbano e la sua configurazione. Il suggerimento dei Per Davvero al sindaco, Maurizio Brucchi, è quello di rinunciare a interventi volti a “stupire a tutti i costi e al barocchismo consentito da una tecnologia sciupona” ma di avere più realismo destinando, in tempi di crisi energetica e finanziaria, i fondi per il riscaldamento delle scuole e degli edifici pubblici. “Ben vengano quindi tutti gli interventi che hanno come obiettivo l’abbellimento della città nel quadro di un complessivo rispetto di ciò che la tradizione ci ha lasciato – dichiarano infine nella nota i membri dell’associazione – ma proponiamo che siano eseguti nel rispetto dell’ambiente e di una sana economia. Nel suo programma elettorale il Sindaco promise un centro storico ‘elegante, arredato con discrezione, bello nei monumenti e nella prospettiva urbana, nell’illuminazione e nei dettagli’, una promessa da sottoscrivere e che i cittadini hanno votato, ma che, con gli interventi annunciati, rischia di diventare una promessa elettorale non mantenuta”.