Il Consiglio provinciale approva la variazione di bilancio

TERAMO – Il Consiglio provinciale ha approvato, con i soli voti della maggioranza e dopo una vivace discussione, la quarta variazione al bilancio di previsione. Il provvedimento implica l’iscrizione di una somma  di 2.535.115 euro che servirà a pagare alcuni debiti fuori bilancio la cui legittimità è stata riconosciuta con voto unanime. In particolare, informa una nota, si tratta del pagamento delle quote associative per il 2009 della Lega delle autonomie locali e dell’Upi e delle sanzioni da corrispondere al Comune di Teramo a causa del ritardato pagamento dell’Ici su diversi immobili di proprietà tra il 1993 e il 1999 e delle spese legali derivanti da un contenzioso. Polemiche sono state sollevate dall’opposizione sulla mancata copertura del bando semestrale riguardante i contributi alle associazioni culturali. “Nella precedente consiliatura – ha detto il capogruppo del Pd, Ernino D’Agostino, annunciando il voto contrario del gruppo – abbiamo sempre coperto il bando con variazioni nel corso dell’esercizio finanziario. L’amministrazione aveva il dovere di compiere ogni sforzo possibile per trovare le somme necessarie, per esempio utilizzando quelle destinate all’escursioni estive che dopo il terremoto non si sono più tenute”. “Mi sarei aspettato una presa di coscienza da parte da parte dei precedenti amministratori – ha replicato l’assessore al Bilancio, Davide Di Giacinto – al fine di approvare i loro debiti e le loro irregolarità, dato che in bilancio non sono state iscritte persino le somme necessarie a pagare spese fisse come le quote associative di Upi e Legautonomie”. “Non abbiamo mai contestato la prevedibilità delle spese – ha dichiarato il presidente, Valter Catarra – ma la mancata previsione di spese, inderogabili, certe. Le giustificazioni che sono state fornite al riguardo, cioè che si tratta in alcuni casi di errori e in altri di ritardato pagamento, non possono essere valide”. Sulle spese dell’ente è intervenuto tra gli altri il consigliere Flaviano Montebello (Pdl) dichiarandosi stupito dopo aver appreso il trattamento economico dei dirigenti dell’ente. “Chi ha amministrato la Provincia negli anni precedenti ed ha contributo a far arrivare a questi livelli gli stipendi, ha delle responsabilità”. “Abbiamo semplicemente applicato il trattamento accessorio previsto per legge – ha replicato il consigliere Giulio Sottanelli (Pd) – e nemmeno ai livelli più alti come invece è accaduto in molte altre Province”.